Purtroppo se ne sente parlare poco, e quel poco risulta decisamente fuorviante, eppure, il CFR (Consiglio per le relazioni estere degli Stati Uniti) è l’organo sovrannazionale più potente al mondo. Recentemente sono apparsi articoli provenienti da diversi canali in cui si afferma che Soros sarebbe il fondatore del CFR e che questo avrebbe chiesto all’Europa di entrare in guerra contro la Russia. Niente di più falso.

Il CFR nasce nel 1921 come costola del RIIA – Royal Institute of International Affairs britannico (Chatham House) per volontà delle famiglie Rothschild, Rockefeller, Warburg e Shiff, le quali, per la sua fondazione, si avvalsero del “colonnello” Edward Mandell House (consigliere del presidente Thomas Woodrow Wilson e uomo di fiducia del banchiere Jacob Shiff) e Bernard Baruch, banchiere, agente dei Rothschild e membro di spicco dell’Organizzazione Sionista Mondiale, nonché presidente del War Industry Board, l’ente che ha finanziato e armato tutte le parti in causa nella Prima Guerra Mondiale (e nella seconda, cambiando nome in National War Labour Board). Interessante come coloro che fondarono la Federal Reserve, siano gli stessi che hanno fondato sia il RIIA che il CFR (ma anche la Commissione Trilaterale e via via tutte le altre). Il CFR ha una sede a New York, 58 East 68th Street, e un’altra a Washington, 1777 F Street, a un solo isolato dalla Casa Bianca.

Premessa

Il CFR ha il pieno controllo dei governi nazionali (in Italia ha una costola che si chiama European Council on Foreign Relations che ha sede a Roma, piazza Venezia 11) e che controlla il nostro paese. Questa organizzazione promuove il governo mondiale attraverso il controllo dei media, le sovvenzioni delle fondazioni, l’istruzione, l’economia e la finanza di concerto con la Federal Reserve e la Bank for International Settlements (Banca dei Regolamenti Internazionali), tutti organismi in mano allo stesso cartello. Il CFR è il principale braccio armato della Ruling Elite negli Stati Uniti d’America; infatti, non è un caso che i presidenti, politici, accademici e le personalità dei media più influenti ne siano membri.

Gary Allen, nel saggio intitolato “Nessuno osi chiamarla cospirazione” così scrive: “Dal 1939, ovvero da quando ha preso il controllo completo del nostro paese, tutti i presidenti sono stati designati dal CFR. Siano essi democratici o repubblicani non fa differenza, vengono formati e poi messi sul mercato per le elezioni”.

A questo va aggiunto anche che fin dai tempi dell’ex presidente Woodrow Wilson la storia, seppur attraverso sfaccettature diverse è sempre la stessa. Basti pensare che, come sottolinea Cleon Skousen nel saggio “Il capitalista nudo – da Wall street alle botteghe oscure”, nel 1913, Wilson era sostenuto dai cosiddetti poteri forti, ossia i grandi banchieri internazionali, i quali lo sostennero e lo finanziarono, ma parallelamente fecero lo stesso con i due candidati repubblicani William Howard Taft e Theodore Roosevelt. Tuttavia, Wilson fu una candidatura a sorpresa, così come al contrario, non fu una sorpresa la sua vittoria, come non fu una sorpresa che il 23 dicembre del 1913, firmò il Vreeland Aldricht Act che diede vita al Federal Reserve System. Sette mesi dopo deflagrò la Prima Guerra Mondiale.

Il principio

Sappiamo che c’è un élite di potere che governa gli Stati Uniti e il mondo intero. Ciò avviene da dietro le quinte ed è stato attestato da diversi personaggi, alcuni dei quali ci hanno rimesso la vita per ciò che hanno scritto e documentato. Da Stephen Mitford Goodson (assassinato) a Gertrude Coogan, da Carroll Quigley a William Milton Cooper (assassinato), da John Coleman a Eustache Mullins, per arrivare a George Edward Griffin, James Perloff, Ezra Pound, Anatoly Golitsyn, Victor Suvorov, Leon De Poncins, Maurice Pinay, Julio Menvielle (morto in seguito ad un tentato assassinio, investito e costretto a passare l’ultimo mese della sua vita paralizzato), Henri Delassus e molti altri, così come non mancano gli italiani come Gianantonio Valli (assassinato), Gianpaolo Pucciarelli, Luigi Cozzi, Giacinto Auriti e altri ancora.

E non mancano personaggi anche del mondo politico come Felix Frankfurter, giudice della Corte Suprema dal 1939 al 1962, il quale disse espressamente che: “I veri governanti a Washington sono invisibili ed esercitano il potere da dietro le quinte”. Nella raccolta di lettere intitolata F. D. R: His Personal Letters – Early Years, edita da Elliott Roosevelt (figlio di Frank Delano Roosevelt) e pubblicata dalla Sloan and Pearce nel 1947, si viene a conoscenza di una lettera datata 21 novembre 1933, scritta dal presidente Franklin Delano Roosevelt e indirizzata al giudice prima menzionato che così recita: “La questione è, come tu ed io sappiamo, che un elemento finanziario nei grandi centri di potere possiede il governo sin dai tempi di Andrew Jackson”. 

William P. Hoar, nel 1984 scrisse un saggio dal titolo “Architects of Conspiracy” nel quale riporta un estratto di un discorso del senatore William Jenner che così recitava: “Il nostro governo costituzionale è di facciata. Il cuore, il vero governo è rappresentato da un’élite finanziaria che crede che la nostra Costituzione sia superata”. Nonostante tutto questo e quello di cui ho parlato in tutti gli altri articoli del blog, c’è ancora chi crede all’esistenza di stati e governi, o crede che siano mai esistiti. Bisognerebbe ricordare quanto detto e scritto da Mayer Amschel Rothschild: “Datemi il controllo della moneta di una nazione e non mi importerà di chi ne farà le sue leggi”. Se hai il controllo dell’emissione monetaria, sei tu che detti legge. Si tratta di un concetto semplicissimo, ma che la maggioranza delle persone ignora.

Tutto ciò che serve per controllare efficacemente uno stato è avere il completo controllo sulla moneta della nazione, ossia una banca centrale che imponga la tirannia dell’emissione monetaria. Ciò avvenne con la creazione di banche centrali di proprietà privata a cominciare dalla Banca d’Inghilterra nel 1694. A tal proposito è necessario citare il professore di Georgetown Carroll Quigley, il quale ha documentato ampiamente gli obiettivi dei grandi banchieri internazionali e dei loro bracci armati, le banche ovviamente, ma in particolare le banche centrali: “L’obiettivo era creare un sistema mondiale di controllo finanziario in mani private in grado di dominare la politica di ogni paese e l’economia del mondo nel suo insieme. Il tutto gestito in maniera feudale dalle banche centrali che agiscono di concerto, attraverso accordi segreti raggiunti in frequenti riunioni e conferenze private.” La citazione è presa dal suo saggio intitolato “Tragedy and Hope”, un’opera monumentale che raccoglie un’innumerevole quantità di prove e documenti sull’intero sistema bancario e finanziario mondiale.

Quigley spiega che la Bank of the United States che durò dal 1816 al 1836, fu uno dei primi tentativi di creare una banca centrale americana. Venne sciolta dal presidente Andrew Jackson, il quale riteneva fosse una minaccia per la nazione. Quigley riporta le sue stesse parole:

“L’audace sforzo che l’attuale banca aveva fatto per controllare il governo, l’angoscia che aveva arbitrariamente prodotto, non sono che premonizioni del destino che attende il popolo americano prima, e quello mondiale poi, se dovesse essere ingannato nella perpetuazione di questa istituzione o dell’establishment di un altro simile.”

Thomas Jefferson, il quale si oppose ai tentativi dell’èlite finanziaria di istituire una banca centrale negli USA, scrisse che: “La Banca Centrale è un’istituzione della più mortale ostilità esistente contro i principi e la forma della nostra Costituzione. Se il popolo americano permette alle banche private di controllare l’emissione monetaria, prima attraverso l’inflazione e poi attraverso la deflazione, le banche e le società che cresceranno intorno a loro priveranno la gente di tutte le loro proprietà fino a quando i loro figli si sveglieranno senza casa nel continente conquistato dai loro padri.”

Questo è esattamente quello che è accaduto e che stiamo vivendo oggi fin dal 1913. Con la fine della Prima Guerra Mondiale e con il trattato di Versailles, il quale richiedeva alla Germania severi risarcimenti di guerra, il presidente Woodrow Wilson portò alla Conferenza di pace di Parigi i suoi famosi “Quattordici punti”, l’ultimo dei quali rappresentava una proposta ufficiale per la costituzione di un’associazione generale delle nazioni che doveva rappresentare il primo passo verso l’obiettivo di un governo mondiale. Nacque così la Società delle Nazioni. Il biografo ufficiale del presidente Wilson, Ray Stannard Baker, scrisse che l’idea non era di Wilson: “Il colonnello House era l’autore del Patto e Wilson l’aveva semplicemente riscritto”. Non deve stupire che fu proprio un agente di Jacob Shiff ad elaborare quel piano. L’autore Pat Robertson, nel saggio intitolato “The New World Order”, scrisse che: “Il colonnello House, insieme ad altri internazionalisti, si rese conto che l’America non avrebbe aderito a nessun piano per il governo mondiale senza un cambiamento nell’opinione pubblica”.

Dopo una serie di incontri, il cartello finanziario monopolistico Rothschild – Rockefeller – Schiff e Warburg (e tutti i loro agenti) decisero di istituire un organo denominato “Institute of International Affairs”, con due sedi, una in Inghilterra e l’altra negli Stati Uniti. La filiale britannica venne ribattezzata come Royal Institute of International Affairs (RIIA – Chatham House, 1920), con la leadership fornita dai membri della Round Table, organizzazione nata alla fine dell’800 dagli agenti dei Rothschild Cecil Rhodes e Alfred Milner. La Round Table, come documenta il già citato Carroll Quigley nei saggi “Tragedy and Hope” e “Anglo – american Establishment”, mirava a federare i popoli di lingua inglese del mondo e portarli sotto il suo dominio. La filiale americana, ovvero il Council on Foreign Relations nacque a New York il 29 luglio del 1921. I membri fondatori includevano il colonnello House, i potentati del settore bancario e finanziario internazionale come la JP Morgan e la Chase Manhattan (la banca dei Rockefeller, oggi JP Morgan Chase), lo stesso John D. Rockefeller, Paul Warburg, Otto Kahn, Jacob Schiff e molti altri. Alle spalle, ovviamente, la famiglia Rothschild. In sostanza, come sottolineato all’inizio e per dirla con le parole di Gary Allen tratte dal saggio intitolato “The Rockefeller File”: “La stessa cricca che aveva architettato l’istituzione del Federal Reserve System. Il presidente fondatore del CFR era John W. Davis, un facoltoso avvocato personale della JP Morgan, mentre il vicepresidente era Paul Cravath, il quale rappresentava anche gli interessi della famiglia Morgan.”

Si allega di nuovo foto con la mappa delle organizzazioni sovrannazionali che dal 1920 si sono sviluppate e che oggi muovono il mondo. Come potete notare non è presente il WEF, questo perchè esso funge da paravento per le altre che, al contrario, hanno potere decisionale. Il WEF non è niente di più e niente di meno che un esecutore.

Antony Cyril Sutton, grande scrittore, ricercatore, economista e professore della Hoover Institution for War, Revolution and Peace alla Stanford University, nel saggio documentale tra i più importanti mai scritti sul tema intitolato “La trillogia di Wall Street” (per non dimenticare i tre volumi intitolati “Western Technology and Soviet Economic Development” dove comprova come la stragrande maggioranza del patrimonio tecnologico e industriale russo sia Occidentale), scrisse:

“Mentre il controllo monopolistico delle industrie era una volta l’obiettivo dei Morgan e dei Rockefeller, alla fine del XIX, i santuari di Wall Street capirono che il modo più efficiente per ottenere un monopolio incontrastato era quello di ‘diventare ‘politico’ e far sì che la società lavorasse per i monopolisti, sotto il nome del bene pubblico e dell’interesse pubblico”.

Frederick C. Howe documentò la strategia di usare i governi in un libro del 1906 intitolato “Confessions of a Monopolist” che cito testualmente: “Queste sono le regole del grande business. Ottieni un monopolio; lascia che la società lavori per te.”

A tutto ciò vanno aggiunte anche le parole di Montagu Norman, governatore della banca d’Inghilterra dal 1920 al 1944, agente dei grandi banchieri internazionali, pronunciate durante il discorso all’Associazione dei banchieri degli Stati Uniti, New York 1924:

“Il capitale deve proteggersi in ogni modo possibile, sia per combinazione che per legislazione. I debiti devono essere riscossi, i mutui chiusi il ​​più rapidamente possibile. Quando, attraverso un processo legale, le persone comuni perderanno le loro case, diventeranno più docili e più facilmente governabili attraverso il forte braccio del governo applicato da un potere centrale di ricchezza sotto i principali finanzieri. Queste verità sono ben note tra i nostri uomini principali, che ora sono impegnati a formare un imperialismo per governare il mondo. Dividendo l’elettore attraverso il sistema dei partiti politici, possiamo indurlo a spendere le proprie energie nella lotta per questioni senza importanza. È così, con un’azione discreta, che possiamo assicurarci ciò che è stato così ben pianificato e realizzato con tanto successo.”

La costruzione dell’establishment

A mano a mano che il potere e le corporazioni si trasformavamo da nazionali a internazionali, i monopoli nazionali non potevano più proteggere i loro interessi. Questa trasformazione serviva a gettare le basi per un sistema di governo mondiale controllato da dietro le quinte. L’obiettivo, quindi, era iniziare ad indebolire politicamente ed economicamente gli Stati Uniti. Durante gli anni ’20, l’America conobbe un decennio di prosperità, alimentato dalla facile disponibilità di credito. Ma è un qualcosa di illusorio, perchè quando si parla di credito, bisogna parlare di debiti, i quali generano un falso benessere indotto (esattamente come il Boom economico italiano), per poi farne pagare lo scotto riprendendosi indietro tre volte quanto è stato dato. 

Tra il 1923 e il 1929 la Federal Reserve allargò l’offerta di moneta del 62%. Quando il mercato azionario crollò (perchè come al solito qualcuno decise che doveva crollare) molti piccoli investitori caddero in rovina, ma non gli “addetti ai lavori”. Come riporta George Edward Griffin nel saggio intitolato “The creature from Jekyll Island”, nel marzo del 1929 Paul Warburg, uno tra i fondatori della Federal Reserve, presente alla riunione di Jekyll Island dove si riunì il gruppo di uomini che elaborò il sistema Federal Reserve, “suggerì” che il Crash stava “arrivando”, per cui, tutti i maggiori investitori uscirono dal mercato, comprese le loro società satelliti più piccole.

Con le loro fortune intatte, questi uomini furono in grado di acquistare società per una frazione del loro valore. Ciò significa che le azioni che erano state vendute per un dollaro ora potevano costare un centesimo e il potere d’acquisto e la ricchezza dei banchieri aumentò a livello esponenziale. Il Crash ha spianato la strada all’uomo che gli Insiders di Wall Street avevano preparato e designato per la presidenza, Frank Delano Roosevelt.

Sponsorizzato come un “uomo del popolo”, in realtà costui proveniva da una famiglia attiva nel settore bancario di New York sin dal diciottesimo secolo. Frederic Delano, lo zio del futuro presidente Frank, faceva parte dell’originario Consiglio della Federal Reserve. Frank Delano Roosevelt frequentò Groton e Harvard, e negli anni ’20 lavorò a Wall Street, sedendo nel consiglio di amministrazione di undici diverse società. Curtis Dall, suo genero, scrisse quanto segue di suo suocero (l’estratto è riportato nella “Trilogia di Wall Street” di Antony Cyril Sutton): “La maggior parte delle sue decisioni sono state accuratamente pianificate per lui in anticipo dal CFR. I risultati furono stupefacenti.”

Togliendo l’America dal Gold standard nel 1934 (Decisione presa dietro le quinte e orchestrata dai vertici della Federal Reserve e del CFR), Roosevelt spianò la strada ad un’espansione sfrenata dell’offerta di moneta, decenni di inflazione e entrate creditizie per le banche. Aumentando i prezzi dell’oro da $ 20 l’oncia a $ 35, Roosevelt e il segretario al Tesoro Henry Morgenthau, Jr. (uomo del CFR e figlio di uno dei membri fondatori del CFR), consentirono di fare esorbitanti profitti ai banchieri internazionali. Il programma più famoso di Roosevelt fu il New Deal, finanziato attraverso enormi prestiti. Coloro che avevano provocato la Grande Depressione erano gli stessi che avevano fondato la FED, il RIIA, il CFR, gli stessi che fecero deflagrare le due guerre mondiali ed erano gli stessi che, attraverso il New Deal, prestarono denaro all’America per riprendersi. Successivamente, mediante la National Recovery Administration, proposta dal già citato banchiere Bernard Baruch nel 1930, Roosevelt promosse Hugh Johnson (uomo di Baruch e del CFR) a dirigere l’NRA, assistito da un altro membro del CFR, Gerard Swope. A questi uomini furono impartite le direttive per regolare salari, prezzi e condizioni di lavoro.

Durante i quattro mandati di Roosevelt, il Council on Foreign Relations invase letteralmente e definitivamente gli organi governativi americani. Oltre al Segretario al Tesoro Morgenthau, altri membri del CFR includevano il Segretario di Stato Edward Stettinus, il Segretario alla Guerra Henry Stimson e l’Assistente Segretario di Stato Sumner Welles, solo per citarne alcuni. Come sottolinea Daniel Estulin nel suo saggio intitolato “Il club Bilderberg”: “Quasi tutti i Segretari di Stato degli Stati Uniti sono stati membri del CFR; e tutti i Segretari alla Difesa”. Integro con quanto già riportato dal testo “Nessuno osi chiamarla cospirazione” di Gary Allen: “Dal 1939, ovvero da quando ha preso il controllo completo del nostro paese, tutti i presidenti sono stati designati dal CFR. Siano essi democratici o repubblicani non fa differenza, vengono formati e poi messi sul mercato per le elezioni.”

Tuttavia, abbiamo i fanatici della “Crolla Cabala crolla” che parlano di Deep State Dem e altre storie simili. Per la cronaca, il termine Deep State è stato coniato alla fine degli anni ’60 e non si riferiva ai Dem, bensì a coloro che stavano dietro le quinte del CFR e della Federal Reserve. Qualcuno poi ha pensato bene di utilizzarlo per veicolare il dissenso e fuorviare le persone facendogli credere che il fantomatico Stato Profondo siano i Clinton, Biden, Obama ecc, quando in realtà non esiste alcuna Cabala per come questi personaggi vogliono far credere, così come non esiste alcuno Stato Profondo se non quello che tiene sotto scacco il mondo intero e che sposta sistematicamente le pedine a suo piacimento.

Un altro aspetto del CFR di cui nessuno parla è quello che riguarda il controllo diretto della CIA sin dalla sua creazione. A cominciare da Allen Dulles, membro fondatore del CFR e fratello del Segretario di Stato sotto il presidente Eisenhower (CFR), John Foster Dulles. Allen Dulles presenziò alla Conferenza di pace di Parigi, si unì al CFR nel 1926 e in seguito ne divenne il presidente. John Foster Dulles fu uno dei giovani protetti del presidente Woodrow Wilson alla Conferenza di pace di Parigi, membro fondatore del CFR, suocero dei Rockefeller, presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Rockefeller e presidente del consiglio di amministrazione del Carnegie Endowment for International Peace (che non a caso ha attualmente come presidente William Joseph Burns il direttore della CIA, e sempre casualmente la Carnagie è la più grande azienda partecipata del RIAC – Russian International Affair Council, costola del RIIA e del CFR che governa la Russia. Altro esempio, se date uno sguardo al portale del RIAC alla sezione Partners, troverete la Rand Corporation, Think Tank americano in mano ai Rockefeller: 

https://russiancouncil.ru/en/about/partners/ 

Vorrei allegare due schemi che fungono da mappatura per ciò che riguarda struttura e funzioni del CFR e del RIAC, al fine di evidenziare come i due organi siano speculari l’uno all’altro. Nella terza immagine, invece, uno sguardo del potere che il CFR ha sui media. Usa e Russia sono due facce della stessa medaglia, del medesimo potere che le controlla.

Il dominio

Nella storia c’è stato un solo presidente che si è opposto al potere del CFR (pur essendone un membro) e della Federal Reserve: John Fitzgerald Kennedy, il quale venne assassinato, tra l’altro, per aver fatto stampare 30 miliardi di dollari con su scritto: “Property of the United States Of America” e non “Property of Federal Reserve”. Fu l’unico tentativo che si ricordi di sganciamento di uno stato dalla tirannia usurocratica dell’emissione monetaria da parte della rispettiva banca centrale. Successivamente, si susseguirono Lyndon Baines Johnson, Richard Nixon, Gerald Ford, tutti membri del CFR, ivi compresi i loro avversari alle elezioni; infatti, il CFR è stato concepito proprio per questo. Che sia un democratico o un repubblicano non fa differenza, vengono tutti da lì.

I candidati alla presidenza del CFR inclusero anche uomini come George McGovern, Walter Mondale, Edmund Muskie, John Anderson e Lloyd Bentsen, tanto per citarne alcuni. Nel 1976 toccò a Jimmy Carter, il quale era anche un membro della Commissione Trilaterale creata da David Rockefeller e dal membro del CFR Zbigniew Brezinski, con lo scopo di intensificare la leadership economico – finanziaria tra Giappone, Europa e Stati Uniti e: “Trasformare l’economia per un’evoluzione armoniosa e pacifica del sistema globale” per usare le parole dello stesso John D. Rockefeller. George H. W. Bush, il figlio, Bill Clinton, Barack Obama, Donald Trump, fino ad arrivare a Joe Biden. Tutti, dal primo all’ultimo, hanno promosso il “Nuovo Ordine Mondiale”, amministrato dalle Nazioni Unite.

Come scrive Pat Robertson nel suo libro intitolato “The New World Order”: “Quello che però pochi comprendono è che le Nazioni Unite sono in realtà una creazione diretta del CFR ed è ospitata su un terreno a Manhattan donatole dalla famiglia Rockefeller”.

Attenzione, non solo i presidenti degli Stati Uniti degli ultimi, bensì anche in tutti gli altri paesi. Basta andare a vedere da dove arrivano; è il potere economico che manovra quello politico, mai il contrario.

Il progetto originale per le Nazioni Unite risiedeva all’interno della Informal Agenda Group, formata nel 1943 (di cui è stato redatto il protocollo nel 1944) dal Segretario di Stato americano Cordell Hull. Erano tutti membri del CFR e Isaiah Bowman, un membro fondatore del CFR, fu colui che concepì l’idea. La delegazione americana inviata alla riunione di San Francisco incaricata di redigere la carta delle Nazioni Unite nel 1949 comprendeva diversi membri del CFR come Nelson Rockefeller, John Foster Dulles, John McCloy e altri che Anatoly Golitsyn definì agenti comunisti come Harry Dexter White, Owen Lattimore e il Segretario Generale della conferenza Alger Hiss. In tutto, il CFR inviò quarantasette dei suoi membri nella delegazione degli Stati Uniti, controllando di fatto l’esito finale. Da quel momento il CFR e due dei suoi più potenti bracci armati, ovvero i mass media (in gran parte controllati per conto dell’èlite da membri del CFR come Katherine Graham del Washington Post e Henry Luce di Time Life, solo per citarne alcuni), fondazioni e gruppi politici hanno costantemente esercitato pressioni per garantire alle Nazioni Unite sempre più potere decisionale. 

La maggior parte dei membri del CFR sono degli ideologi del governo mondiale, cresciuti in determinate scuole e allevati per lo scopo, non a caso queste organizzazioni sovrannazionali sono definite Think Tank, ovvero pensatoi, i cui unici obiettivi a lungo termine furono riassunti ufficialmente nel documento numero di protocollo archivistico 7277 del Dipartimento di Stato nel settembre 1961, adottato dall’amministrazione Nixon, nel quale si sottolineava che: “Occorre eliminare tutte le forze armate tranne quelle necessarie a mantenere l’ordine all’interno degli stati e fornire così alle Nazioni Unite le forze di pace quando esso (il governo globale delle Nazioni Unite) sarà così forte che nessuna nazione potrà sfidarlo.”

C’è chi ha fatto battute idiote sul CFR e chi lo ha sminuito millantando una conoscenza assai scarsa, ma come sosteneva Arthur Conan Doyle, siamo abituati a che le persone deridano ciò che non comprendono. Il CFR non è un gruppo marginale di pazzi, né un argomento di cui ridere, si tratta dell’organo sovrannazionale più potente al mondo dove si trovano alcune delle persone che determinano e controllano la condotta economica, sociale, politica e militare americana e del mondo intero. L’influenza e il controllo dei membri si estendono ai leader nel mondo accademico, del servizio pubblico, negli affari, nei media, nell’industria e nello spettacolo.

Un altro aspetto fondamentale del CFR è il fatto di aver sempre sostenuto attraverso i suoi burattini che la “casa dell’ordine mondiale dovrà essere costruita dal basso verso l’alto piuttosto che dall’alto verso il basso. Una corsa alla fine della sovranità nazionale, erodendola pezzo per pezzo.” Di chi sono queste parole? Di Richard N. Gardner, ex vicesegretario di Stato, pronunciate nell’aprile 1974.

Il banchiere internazionale James Paul Warburg, il 17 febbraio del 1950, davanti alla commissione per le relazioni estere del Senato, così si espresse: “Che lo si voglia o no, noi avremo un governo mondiale. La sola questione che si pone è se questo verrà stabilito con il consenso o con la forza.”

A chi si riferiva Warburg con quel Noi? Un gruppo, un’èlite che ha davvero il potere di farlo, e lo sta facendo ogni giorno, poco alla volta da secoli. I membri del CFR infiltrati nei mass media, nell’istruzione e nell’intrattenimento spingono la loro propaganda di “Umanesimo” e “Fratellanza mondiale”. Secondo i dettami del mondialismo, dovremmo vivere tutti in “pace” sotto un governo mondiale e dimenticare cose come le nazionalità e il patriottismo, non abbiamo bisogno della morale, dei principi nè dei valori, poichè secondo loro è tutto relativo. Se la maggioranza di noi avesse effettivamente carattere e valori morali, sarebbe in grado di capire che queste persone sono in realtà il male. La Bibbia dice che l’amore per il denaro è la radice di tutti i mali. Queste persone sono malvagie perché amano il denaro e il potere e l’avidità le spinge a fare qualsiasi cosa pur di raggiungere i propri obiettivi. Vi consiglio di leggere un articolo che si intitola “La moneta, Dio o Mammona” di Giacinto Auriti, di cui ho già fatto menzione e che trovate qui:

 http://www.chiesaviva.com/la%20moneta%20dio%20o%20mammona/la%20moneta%20dio%20o%20mammona.pdf

Vorrei ricordare, inoltre, un’altra cosa che non ho di certo scritto io: “Non farai a tuo fratello prestiti a interesse, né di denaro, né di viveri, né di qualunque cosa che si presta a interesse. Allo straniero potrai prestare a interesse, ma non a tuo fratello, perché il Signore tuo Dio ti benedica in tutto ciò a cui metterai mano, nel paese di cui stai per andare a prender possesso”.

Avere più ricchezza di quella che può essere spesa, eppure non è mai abbastanza. Devono controllare i governi, provocare guerre, cospirare per governare il mondo per evitare che la gente comune si renda conto di come questi hanno guadagnato la loro ricchezza, se la porti via e pretenda che paghino il prezzo dei loro crimini. Questo è il motivo per cui ci mettono costantemente l’uno contro l’altro, neri contro bianchi, uomini contro donne, rurali contro urbani, allevatori contro ambientalisti e via discorrendo, senza mai guardare nella loro direzione. Ci sarebbe tanto, ma tanto altro da dire su questo gruppo e sui suoi piani, ci sono numerose prove di coinvolgimento in traffico di armi, droga, prostituzione, omicidi e “suicidi” di testimoni e altri che si sono avvicinati troppo alla verità, ma questa è un’altra storia.

Suggerisco di leggere la trascrizione della registrazione di Mayron C. Fagan sul CFR e il Nuovo Ordine Mondiale, uno dei documenti più più scioccanti sul piano Sinarchico portato avanti dai nostri “amici”. Tale trascrizione si trova anche nel saggio di John Coleman intitolato “Il Comitato dei 300”.

La documentazione si chiama “Record Covers” ed è datata 1967, il numero di protocollo archivistico presso il Dipartimento di Stato americano di cui copia è gelosamente custodita alla Columbia University di New York (Rockefeller) è: Series XV: Audio/Visual Material. Subseries XV.1: Phonograph Records. Box no. 507, Folder no. America United Illuminati C.F.R. Myron Fagan, Vol. I – III”. Link: 

https://dlc.library.columbia.edu/catalog/cul:9ghx3ffdm7 

Per leggere la trascrizione è necessario registrarsi, in alternativa è possibile leggere il documento completo a questo indirizzo: 

Per riallacciarmi al discorso iniziale in merito alla disinformazione inerente la paternità del CFR a George Soros e del fatto che questa organizzazione abbia chiesto all’Europa di entrare in guerra contro la Russia, vorrei sottolineare, a fronte di quanto espresso nell’articolo, che si tratta di notizie false. Inoltre, nessun organismo al mondo si sognerebbe mai di chiedere apertamente ad un continente intero di entrare in guerra con un altri paesi, bensì creerebbe (come ha sempre fatto) le condizioni per far sì che una guerra possa deflagrare, al fine di avanzare di un altro step sui piani dell’Agenda. Le guerre si programmano, non si annunciano. Non c’è stata alcuna dichiarazione di guerra da parte dell’Europa nei confronti della Russia. Ciò che si può evidenziare è come il CFR, direttamente sul suo portale, ci informa di tutti i progetti di cui si occupa, fra cui, il “Programma Europa”. Altre informazioni potete trovarle direttamente sul portale del CFR stesso a questo indirizzo:

https://www.cfr.org/programs

Conclusioni

Questa lascio a voi l’onere di trarre delle conclusioni. Personalmente auspico soltanto che questo articolo sia stato utile, come mi auguro lo stesso per gli altri. Ciò che mi preme sottolineare è che sette anni fa, una persona a me molto cara, mi indicò la strada per iniziare a leggere, studiare e fare ricerche sui più svariati argomenti inerenti i temi trattati in questo blog: Storia (quella vera e non mistificata), Economia, Finanza, Religione, Massoneria e via discorrendo. Il 25 maggio del 2018 questa persona si è spenta, lasciando un grande vuoto. Fu lui a farmi conoscere Ezra Pound, George Edward Griffin, Cleon Skousen, Gary Allen e molti altri ed è grazie a lui se sono qui oggi a scrivere di certe cose per divulgare quanto ho appreso in questi anni e quanto ancora sto apprendendo. Sottolineo che nel mio percorso ho incontrato anche altre persone che hanno contribuito (fra cui Gian Paolo Pucciarelli che considero ancora oggi la mia guida), ma questa persona a me molto cara che non c’è più, rappresenta il punto di partenza.

Egli non aveva titoli accademici e non era nemmeno diplomato, eppure gli ho visto disintegrare fior di professori, esperti di qualsivoglia natura con una facilità imbarazzante. Leggeva e si documentava di continuo, molti dei testi proposti nelle bibliografie li ho conosciuti grazie a lui. Questo articolo è dedicato a lui.

Si possono avere tutti i titoli che si vogliono, ma se non si dispone di spirito critico, curiosità e voglia di spingersi oltre ciò che viene insegnato non si arriva da nessuna parte. Ci si riduce alla figura di un semplice tecnocrate che ha studiato per applicare dei protocolli senza chiedersi se ciò che conosce e ciò che sta facendo sia giusto o sbagliato. Un po’ come studiare una poesia a memoria: può aiutare ad allenare la mente, ma se non se ne comprende il contenuto non si potrà mai conoscere il messaggio che il poeta sta mandando.

Non bisogna mai dimenticare che ciò che non si conosce è sempre più grande di quanto si conosce, non si smette mai di imparare.

Fonti

Bibliografia

  • Gary Allen – Nessuno osi chiamarla cospirazione;
  • Gary Allen – The Rockefeller File;
  • Gary Allen – The CFR cospiracy to rule the world;
  • Gary Allen – Say No! to the New World Order;
  • Cleon Skousen – Il capitalista nudo, da Wall Street alle botteghe oscure;
  • Antony Cyril Sutton – La trillogia di Wall Street;
  • Antony Cyril Sutton – Western-Technology and the Soviet Economic Development Volume I, II, III;
  • John Coleman – Il comitato dei 300;
  • John Coleman – La diplomazia dell’inganno;
  • Charles Levinson – Vodka Cola;
  • Virginio Gayda – Gli Stati Uniti e la guerra mondiale;
  • Maurizio Blondet – Chi comanda in America;
  • George Crocker – Lo stalinista Roosvelt;
  • John T. Flynn – Il mito di Roosevelt;
  • Alfredo Bonatesta – Sinarchia Universale, progetto di un nuovo ordine mondiale;
  • Daniel Estulin – Il club Bilderberg;
  • Gianpaolo Pucciarelli – Segreto Novecento;
  • Stephen Mitford Goodson – Storia delle banche centrali;
  • Francis Jennings – La creazione dell’America;
  • Giselher Wirsing – Cento famiglie dominano l’impero britannico;
  • Epiphanius – Massoneria e sette segrete, la faccia occulta della storia;
  • Bo Adelmann – The Federal Reserve System;
  • Ralph Epperson – The Unseen Hand;
  • Ralph Epperson – New World Order;
  • James Perloff – Truth Is a Lonely Warrior: Unmasking the Forces behind Global Destruction;
  • William P. Hoar – Architects of Conspiracy;
  • Frederick C. Howe – Confessions of a Monopolist;
  • Carroll Quigley – Tragedy and Hope;
  • Carroll Quigley – The Anglo-American establishment;
  • William Milton Cooper – Behold a Pale Horse;
  • Eustache Mullins – The secrets of Federal Reserve;
  • George Edward Griffin – The creature of Jekyll Island;
  • James L. Paris – JFK Assassination: Executive Order 11110;
  • The Rockefeller Panel Reports – Prospect For America;

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