Prima di partire con l’analisi del sistema quantistico, vorrei fare una premessa, dal momento che spesso si fa riferimento a questo argomento, associandolo ad un presunto sgancio dello Yuan dal dollaro. In tutta onestà, non so davvero come sia possibile che vi sia tanto entusiasmo per una cosa del genere.

Iniziamo con il sottolineare che non c’è nessuno sgancio dal dollaro al momento, come testimoniano i documenti ufficiali sul portale della Banca dei Regolamenti Internazionali – BRI o BIS – la quale lavora di concerto con il Federal Open Market Commitee, ossia l’organo tecnico-direttivo della Federal Reserve che è quello che prevede e coordina l’attività finanziaria internazionale.

Se avete letto l’articolo “The Federal Reserve System” avrete notato, tra le fonti, i link che rimandano al portale della Banca dei Regolamenti Internazionali inerenti CBDC, Credit Carbon e molto altro. De facto è il dollaro che cambia forma in primis, attraverso la trasformazione delle altre valute che si sono sempre appoggiate ad esso; il potere che controlla il dollaro è lo stesso che controlla tutte le altre valute a livello globale.

Si rimanda alla lettura dell’articolo sopracitato al fine di avere una visione più chiara dell’intero fenomeno, nel quale rientra anche la situazione debitoria cinese, la quale è ben peggiore rispetto, ad esempio, a quella giapponese che viene continuamente menzionata come l’inferno in terra. Se posso permettermi una breve digressione, vorrei segnalare che il debito totale del Giappone (pubblico e privato) ammonta a 38 miliardi di dollari, mentre quello cinese a 47500 miliardi di dollari. Fra questi 47500 miliardi vi sono diversi miliardi di dollari di debiti che il paese sta ancora pagando per la Via della Seta. Tutti in dollari. Pertanto, già solo questo dovrebbe far pensare quando ci viene detto che il debito americano è posseduto dalla Cina o che questa si stia sganciando dal dollaro, o ancora, che essa sia una superpotenza senza macchia. Questa è solo una delle tante motivazioni, ce ne sono molte altre. Un ultimo appunto riguarda il dollaro in sé. Per quanto presunti esperti economisti o analoghe figure affermino che il dollaro stia cadendo ecc, vorrei ricordare che questo rappresenta ancora il 74% della riserva valutaria globale. Il dollaro è la valuta più liquida che ci sia al mondo, la più stampata, per cui è anche la più richiesta, ed è per questo che, nonostante tutte le sue oscillazioni, rimane la valuta di riferimento a livello mondiale. Il dollaro sta cambiando pelle, in quanto il nuovo dollaro sarà rappresentato dalla moneta unica globale, ma questa è una cosa che abbiamo già visto nell’articolo sul Federal Reserve System, sui BRICS e sulla Russia.

Proseguendo nel viaggio di oggi, si può dire che il Quantum Financial System è uni dei deterrenti che i grandi usurai ai vertici delle banche centrali vogliono utilizzare per smantellare il Global Financial System attuale. Poi, si chiamerà così? Non è dato saperlo, ma la certezza è  che non porterà alcun vantaggio per nessuno, se non per i soliti noti. Il cosiddetto QFS (lo chiameremo così per identificarlo) è un sistema distopico e lesivo, concepito per effettuare, ad esempio, pagamenti internazionali incentrati sull’Intelligenza Artificiale e anche sui network quantistici, i quali permettono di compensare le transazioni in tempo reale senza l’intervento di banche e banche centrali. Almeno così afferma la vulgata.

Coloro che hanno sviluppato questo sistema e che continuano a portarlo avanti sono proprio i membri del World Financial Board, il quale racchiude i principali gruppi dei grandi banchieri internazionali (Rothschild & Co, Goldman Sachs, J.P. Morgan Chase, Wells Fargo, Citi Group, HSBC solo per citarne alcuni). Le finte sanzioni alla “rivale” Russia sono servite, tra l’altro, proprio un test per il futuro passaggio dal sistema Swift ad uno incentrato sull’intelligenza artificiale.

Lo “sgancio” della Russia dallo Swift per entrare nel CIPS (Cross-Border Interbank Payment System) è un’altra favoletta, poiché il CIPS è stato creato nel 1970 da otto membri della New York Clearing House Association (ovvero, il conglomerato delle banche con sede a New York City che fanno affari tra loro ai vertici di Wall Street in mano ai soliti noti) allo scopo di compensare pagamenti di importo elevato.

Ciò significa che i nostri cari “amici” grandi banchieri internazionali utilizzano due sistemi di gestione, controllo e profitto con la conseguente messa in scena dell’ennesimo falso dualismo. A questo indirizzo trovate alcune delle banche maggiormente coinvolte nella creazione e nello sviluppo del sistema quantistico:

11 Global Banks Probing The Wonderful World of Quantum Technologies

Un altro aspetto da mettere in evidenza è il fatto che il sistema in questione, il quale deve ancora mostrarsi, rappresenta il nuovo livello distopico del controllo totale della libertà economica privata e di conseguenza della libertà individuale. Tale sistema mira oltretutto a scardinare quello che è il muro rappresentato dalla sicurezza informatica attuale perché basata sui numeri primi e quindi prima o poi vulnerabile, mentre attraverso la tecnologia quantistica questo problema viene tranquillamente superato.

Per fare un esempio, ogni volta che ordiniamo qualcosa su un sito internet, il PC usa la sicurezza fornita dall’esistenza di numeri primi di cento cifre, attraverso un sistema noto col nome di RSA (Algoritmo di crittografia asimmetrica, ossia quel meccanismo che utilizza due chiavi diverse per la codifica e la decodifica. La prima viene utilizzata per codificare ad esempio i messaggi, mentre la seconda per decodificare una volta che questi arrivano alla destinazione prefissata).

Nel Quantum Financial System invece troviamo il quantum computing, il quale non è altro che una macchina che utilizza le proprietà del calcolo quantistico funzionali a fornire attività che superano quelle, appunto, dei nostri PC. I nostri computer, inclusi smartphone e laptop codificano le informazioni in bit binari che assumono il valore di 1 o 0. Il computer quantistico, al contrario, utilizza il bit quantistico detto anche Qubit, ossia particelle subatomiche come fotoni, le quali possono esistere in più di uno stato, vale a dire, più semplicemente, 1 e 0 allo stesso tempo, per questo, come si sottolineava prima, i sistemi di sicurezza informatica esistenti vengono tranquillamente bypassati.

Risulta necessario tenere bene a mente che tutto questo sistema viene poi agganciato ad altri sempre distopici e volti al controllo totale sull’essere umano. Per fare un esempio, la J.P. Morgan Chase, la banca dei Rockefeller, ha sviluppato una nuova tecnologia che permette di effettuare pagamenti con il palmo della mano, con il viso (biometric payments) o con la scansione della retina. Ciò è avvenuto grazie all’esperimento condotto con l’ausilio di tecnologie simili nel corso di questi ultimi anni in Cina attraverso una delle loro partner “cinesi” (che poi cinese non è, ma lo vedremo fra poco), la Postal Savings Bank. La fase di test in Occidente è iniziata un anno e mezzo fa, attualmente ci sono già diverse banche che hanno offerto tali sistemi di pagamento ai loro clienti, profilandoli allo stesso tempo con una massiva raccolta di dati.

Dunque, un altro passo verso l’implementazione del sistema distopico che vogliono imporre.

Come accennato poc’anzi, credo sia utile dare uno sguardo a chi sono i proprietari di questa banca che alcuni spacciano ancora come cinese quando non lo è.

A tutto questo vorrei aggiungere un’altra cosa. Spesso, chi sponsorizza il QFS o analoghi sono persone legate al mondo della finanza, come analisti finanziari e figure analoghe, che spesso sposano la linea Trumpista, presentando il fenomeno come salvifico, facendo quindi propaganda politica verso una parte ben precisa.

Vorrei sottoporre alla vostra attenzione un rapporto del World Economic Forum del 17 gennaio del 2024 (di cui vi allego un brevissimo screen introduttivo) sull’argomento, questo perchè solitamente, questi personaggi affermano la buonafede di tale nuovo sistema e di come esso sia distaccato dai poteri forti. Il rapporto è visionabile a questo link:

https://www.weforum.org/press/2024/01/wef24-roadmap-to-a-quantum-secure-financial-system/#:~:text=Alongside%20vast%20economic%20opportunities%2C%20the,the%20global%20financial%20system%20depends.

Dunque, tutte quelle storie dell’oro e via discorrendo sono solo di facciata, l’Intelligenza Artificiale è al centro del QFS o comunque del sistema finanziario del futuro, insieme alla Blockchain, il che fa capire ancora di più la gravità della situazione. Il QFS (qualsiasi sia la forma che assumerà) è destinato a sostituire il Global Financial System attuale.

I grandi usurai ai vertici delle banche centrali, lentamente, distruggeranno l’intero sistema attuale per implementare quello nuovo, ossia un sistema basato sull’intelligenza artificiale che ha al centro una Single Global Currency, cioè la Moneta unica universale, che per la cronaca è stata coniata il 15 aprile del 2023 e di cui ho già parlato negli altri articoli. Tuttavia, è giusto precisare che non necessariamente sarà questa moneta nello specifico, poiché il concetto di moneta unica globale si riferisce alla natura della moneta stessa. Ciò significa che, probabilmente, ogni paese avrà una sua moneta, ma digitale, gestita e indebitamente di proprietà dei soliti noti e tutto ciò che questo comporta.

A questo proposito vorrei aggiungere un contenuto interessantissimo in merito alla creazione dei registri unificati di tutte le CBDC del mondo, da parte della Banca per i Regolamenti Internazionali e del FMI, a testimonianza di come, proprio in questo momento, i grandi banchieri internazionali stiano accelerando su questo aspetto. Vi allego degli screen introduttivi e il link al portale dal quale potrete leggere l’articolo:

Si è voluto specificare questo aspetto perché normalmente si tende a identificare la Blockchain solo con le Criptovalute, quando questa riguarda anche le CBDC.

Personalmente non sono d’accordo per come viene presentata la fine del sistema dollaro nell’articolo citato, in quanto i fatti ci dicono che sono il Federal Reserve System e il dollaro stesso a cambiare pelle. La BRI, cioè Banca per i Regolamenti internazionali, che ricordo è la banca centrale delle banche centrali coordina questa trasformazione attraverso tutta la sua organizzazione tentacolare che va da nord a sud, da oriente a occidente.

Vorrei fare un’altra considerazione sul Grande Reset, anche se, in parte l’ho già detto prima. Tante persone credono che questo fenomeno avverrà attraverso un’improvvisa esplosione del sistema che spalancherà le porte a quello nuovo, ma in realtà le cose non stanno proprio così. Noi siamo già dentro il Grande Reset, forse non è ancora nel suo pieno, ma ci siamo già dentro, lo stiamo già vivendo con quello che stanno già implementando ogni giorno sotto i nostri occhi. Qualcuno un po’ più scettico penserà che tutto ciò sia ridicolo, eppure, anche questo ce lo avevano detto. Vi propongo un estratto di un saggio intitolato “Trilateral Over America” del gigante Anthony Cyril Sutton, nel quale egli articolava il concetto di cambiamento sistemico in tre fasi. Dal momento che il pezzo preso integralmente è troppo lungo per l’articolo, vi allego quello inerente il terzo e ultimo stadio; egli così scriveva:

«Il terzo stadio per il raggiungimento di quello che è l’universalismo voluto dai potentati sovrannazionali è la diffusione della filosofia materialista del marxismo. Per Zbignieuw Brzezinski, co-fondatore della Commissione Trilaterale insieme a David Rockefeller, questo passo rappresenta un’ulteriore tappa vitale del processo. Rockefeller e Brzezinski, ovviamente, omettono le debolezze, gli eccessi, nonché l’immoralità del marxismo. Lo considerano creativo e un fattore significativo nella maturità dell’uomo. In realtà, e la storia lo ha dimostrato, il marxismo, come alcuni di noi hanno sostenuto per anni, è una finzione, una gigantesca truffa, un’arma creata dai banchieri internazionali per controllare un paese attraverso la tecnologia e il debito perpetuo, dietro il paravento della libertà e dell’uguaglianza. Perché i capitalisti? Perché i veri comunisti sono i capitalisti e i veri capitalisti sono comunisti? Perché un sistema monopolistico offre l’opportunità di mercati monopolistici e profitti altrettanto monopolistici. Non è possibile? La maggior parte degli accademici lo sapevano, ma nonostante ciò, hanno continuato a perpetrare la menzogna e furono tra i principali alleati del marxismo. Perché gli accademici? Perché le università finanziate dai vertici di Wall Street offrono opportunità di auto – avanzamento e auto -esaltazione. Dopo il marxismo, secondo Brzezinski, si passa alla fase finale, ossia l’era della Techtronic o l’idea di razionale umanesimo su scala globale, frutto della cooperazione comunista russo – americana. La facciata dei due blocchi è il paravento che, per usare le stesse parole di Marx, funge da oppio dei popoli: la distrazione. E non importa che muoiano esseri umani a causa di qualche conflitto pianificato a tavolino solo per tenere occupate le persone, ciò che conta è il profitto generato dal debito e il raggiungimento dell’obiettivo. Riporto la visione di Brezinski della struttura contemporanea funzionale alla costruzione politica del Nuovo Ordine Mondiale: ‘La tensione è inevitabile, mentre l’uomo si sforza ancora di capire la struttura del vecchio modello. Deve perdere tempo. Per un certo periodo la struttura consolidata integra resilientemente il nuovo sistema, adattandolo in una forma più familiare.»

Non so cosa ne pensiate voi, ma io l’ho sempre trovato un passaggio fondamentale che dà esattamente l’idea di come il potere si muove. So di avere già parlato di moneta unica globale, ma essendo che questa si collega direttamente con il tema trattato oggi, credo sia opportuno aggiungere un estratto tradotto dal testo Single Global Currency di Morrison Bompasse del 2006 scritto su indicazioni di Robert Mundell, l’architetto dell’euro e della moneta unica globale stessa. Il pezzo si rifà al capitolo intitolato “Moneta unica globale nel 2024?”:

«La Moneta Unica Globale avrà corso legale e potrà essere utilizzata per acquistare qualsiasi cosa ovunque all’interno dell’Unione Monetaria Globale senza la necessità di convertirla in una valuta estera. In alcune parti del mondo, potrebbe esserci una seconda o una terza valuta che potrebbe essere accettabile come moneta a corso legale, ma all’interno dell’Unione Monetaria Globale sarà accettata solo la Single Global Currency. Come proposto in precedenza, questa moneta assumerà quel manto quando raggiungerà l’uso in paesi le cui popolazioni comprenderanno una percentuale specifica del mondo. Il 40% sarebbe un buon inizio, ma i “vantaggi” della moneta unica globale cresceranno man mano che tale percentuale si avvicinerà al 100 percento. Con l’accelerazione dell’utilizzo della Moneta Unica Globale, il commercio internazionale e i contratti di investimento saranno sempre più denominati nella valuta globale unica. Per materie prime importanti come il petrolio, questo cambiamento sarà significativo. Le persone e le aziende di ogni paese all’interno del GMU potranno acquistare petrolio con la propria valuta, supponendo che i paesi produttori di petrolio siano membri o che il prezzo del petrolio sia espresso nella valuta unica globale, o entrambi.

BANCA CENTRALE GLOBALE (GCB)

Richard Cooper, tra gli altri, ha previsto la necessità di una banca centrale globale. Eglo scrisse: “Una moneta unica è possibile solo se vi è in effetti un’unica politica monetaria e un’unica autorità che emette la moneta e dirige la politica monetaria. Come possono gli stati indipendenti realizzare ciò? Attraverso la determinazione della politica monetaria da parte di un unico organismo sovranazionale, responsabile collettivamente nei confronti dei governi degli Stati indipendenti”. L’ufficio principale del GCB sarebbe probabilmente situato in uno dei maggiori centri finanziari del mondo a Basilea, Zurigo o Ginevra, in Svizzera. Essa è una roccaforte e, se deciderà di aderire, l’ubicazione del GCB proprio lì potrebbe essere l’incentivo necessario per quel paese ad aderire all’Unione monetaria globale come membro.

STRUTTURA DI GOVERNO DELLA BANCA CENTRALE GLOBALE

Richard Cooper suggerì: “Il consiglio di amministrazione sarebbe composto da rappresentanti dei governi nazionali, i cui voti sarebbero ponderati in base alla rispettiva quota del PNL nazionale nel prodotto lordo totale. Questa ponderazione potrebbe essere modificata a intervalli di cinque anni per tenere conto delle differenze nei tassi di crescita.” Un modello per la struttura del GCB è il Fondo monetario internazionale, governato dal Consiglio dei governatori, composto da un governatore per ciascuno dei 184 paesi membri. Il potere di voto è assegnato sulla base dell’assegnazione dei DSP, che, a sua volta, viene effettuata sulla base delle dimensioni dell’economia di una nazione. Poiché il consiglio si riunisce una volta all’anno, le operazioni dell’FMI sono gestite dal comitato esecutivo composto da ventiquattro membri. Cinque sono nominati dalle cinque nazioni più grandi, e gli altri diciannove sono eletti da gruppi di nazioni.” Un altro modello è la Banca centrale europea, dove le decisioni sulla fissazione dei tassi chiave sono prese dal consiglio direttivo composto da un comitato esecutivo composto da sei membri e quindici rappresentanti delle banche centrali nazionali. Nel 2003, il Consiglio europeo ha approvato un piano per un’UEM allargata in base alla quale le quindici sedi della banca centrale sarebbero state ruotate tra gli attuali e i nuovi Stati membri.»

Fine estratto.

Credo sia esaustivo quanto esposto sino adesso, ma prima delle conclusioni, ci terrei ad allegare un altro estratto, questa volta del grande Ezra Pound, tratto da “Lavoro e usura”, il quale ci mise in guardia su una cosa che ancora troppe persone continuano ad ignorare:

«Le stesse frodi di contabilità adoperate dagli strozzini nel passato per frodare il pubblico nel sistema monetario metallico, saranno naturalmente tentate dagli strozzini di domani contro la giustizia sociale, sotto qualsiasi sistema di moneta che verrà istituita, e con uguale probabilità di successo finché la natura e i modi di questi processi siano chiaramente compresi dal pubblico o, almeno, da una minoranza sveglia ed efficace.» 

A corredo di tutto, infine, vi allego il link dove, fra l’altro, potete visionare l’Artificial Intelligence Act pubblicato in questi giorni dalla Commissione Europea:

Link al quadro giuridico:

https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/policies/regulatory-framework-ai

Per qualche ragione che non mi è dato sapere, il sistema non mi fa allegare il link ai testi e alla bozza finale, ma potete trovarla scrivendo sulla barra di ricerca di Google “EU Artificial Intelligence Act, The Act Texts”. Cliccate poi sul secondo risultato che vi uscirà e potrete visionare tutto.

Conclusioni

Se ci fermiamo un attimo a riflettere sull’estratto appena esposto, ci accorgiamo di come la situazione attuale parli di una collettivizzazione globale su tutti i fronti, cioè sociale, politica ed economica, in quanto si assiste ad un reiterato accentramento dei poteri, al contrario di quanto ci viene notoriamente detto da diverse fonti contro informative. Tale accentramento mira a fortificare le fondamenta del governo unico mondiale, il quale vede sotto di esso una nomenclatura concepita come amministrazione del potere usuraio che la gestisce.

Non che oggi i governi non siano così, anzi, lo sono da ottant’anni, ma semplicemente, cambia la struttura, in quanto si evince il superamento della forma stato per un’altra definitivamente mondialista. Il sistema non è progettato per l’oro o chissà quale altro paravento, ma per creare un apparato finanziario digitale globale con al centro una moneta unica. Non importa se un paese decide di adottare una sua valuta, come scritto da Bompasse.

Dunque mettendo a confronto quello che è stato detto nell’estratto con ciò che sta accadendo e che è stato poi esposto nell’articolo, ci si accorge di come le cose stiano realmente così. Sono i fatti a parlare. Dal punto di vista monetario non c’è niente di tutto ciò che viene proposto come salvifico, nè tantomeno, più in generale di come ci viene presentato.

Non il Quantum Financial System o ciò che sarà, non le CBDC o le Cripto, né gli pseudo distaccamenti dal dollaro devono intendersi come funzionali ad una caduta del sistema, bensì come ad una trasformazione dello stesso, un passo avanti verso un nuovo modello socioeconomico e monetario volto all’inasprimento del controllo sulla popolazione mondiale attraverso l’intelligenza artificiale.

In passato c’è chi ci ha indicato la strada per colpire al cuore il potere dei grandi banchieri internazionali, i quali stanno spingendo con forza verso l’implementazione del nuovo modello attraverso le loro pedine sulla scacchiera, ovvero tutti i vari “capi di stato”. Questi veri e propri Iniziati stanno lavorando per far sì che lo scopo venga raggiunto. Naturalmente, ci sono molti modi per opporsi e liberarsi di tutto questo, ma li vedremo in un articolo a parte.

Le false narrazioni e le false opposizioni servono a fomentare guerre orizzontali, alimentare il fideismo al fine di creare il consenso, mentre i piani avanzano senza intoppi. Chi cerca di creare questo consenso per conto dei poteri forti, sia esso un politico, un giornalista, un contro informatore di qualsiasi natura, oppure un semplice affiliato di qualche gruppo o organizzazione, solitamente ha anche il coraggio di guardarci negli occhi chiedendoci di fidarci del piano.

E c’è ancora chi ha il coraggio di chiedere la nostra fiducia…

Fonti

Bibliografia

  • Armando Savini – Sovranità, debito e moneta. Dal dominio delle banche centrali al Quantum Financial System;
  • Marco Della Luna – Tecnoschiavi;
  • Giorgio Matteucci – Totalitarismo digitale globale. Sincronizzazione e ingegneria del consenso nell’era delle dittature pandemiche;
  • Marco Pizzuti – Criptocrazia non autorizzata. Dark web, bitcoin, profiling illegale e le nuove frontiere della schiavitù digitale;
  • Morrison Bompasse – Single Global Currency;
  • Ezra Pound – Lavoro e usura;

Link Utili

Lascia un commento

In voga