
Abbiamo fino a qui unito i puntini per riuscire ad ottenere il disegno. Ripercorrendo le tappe e mettendo in relazione gli avvenimenti ne abbiamo determinato l’origine ed evidenziato le motivazioni. Il progetto è chiaro: creare confusione, disorientamento e crisi identitarie così da stringere le persone sotto un controllo serrato. Ma come verrà attuato nella realtà quotidiana? Gli attacchi alla famiglia, ai bambini e all’etica sociale sono plurimi, sembrano scollegati ma non lo sono.
Per esempio, sono decenni che l’omosessualità viene usata per creare divisioni, battaglie sociali e clamore mediatico. Tutto questo ha anche lo scopo di legittimare la maternità surrogata, sdoganare un nuovo concetto di famiglia e legittimare l’ideologia gender. Attenzione, non si sta affermando che non esista il problema della discriminazione o dell’odio verso le persone omosessuali, si sta cercando di dimostrare come questo odio venga amplificato, sostenuto e incrementato per raggiungere obiettivi che ben si discostano dalla protezione di chi vive questo disagio.
Ad integrazione di quanto appena detto, si allega un estratto dal saggio del sacerdote, filosofo e teologo Michel Shooyans, intitolato “Complotto dell’Onu contro la vita”:
«Le tendenze antifamiliari non si riscontrano unicamente a livello statale. Le conferenze dell’ONU hanno messo in discussione il senso tradizionale della parola famiglia quale appare nell’articolo 16 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del ’48, articolo che recita:
“La famiglia è l’elemento naturale e fondamentale della società ed ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.”
Pur essendo coscienti della natura dell’Onu, la genesi dell’articolo non lascia dubbi sul significato che gli estensori ed i sottoscrittori della Dichiarazione intendevano attribuire alla parola famiglia. Esso si riferisce proprio alla famiglia tradizionale, monogamica ed eterosessuale; è quanto conferma l’esegesi degli altri articoli della Dichiarazione che si esprimono sullo stesso argomento. Ebbene, soprattutto a partire dalla Conferenza di Pechino, l’ONU s’ingegna ad usare la parola famiglia per designare ogni sorta d’unione consensuale: unioni omosessuali, lesbiche, famiglie ricomposte, famiglie monoparentali maschili o femminili, in attesa forse di veder così definite unioni incestuose o pedofile. Da allora, molte delle riunioni organizzate dall’ONU e dalle sue agenzie (tra cui l’UNFPA, l’OMS, la Banca Mondiale. I’UNDP, ecc.) non fanno che dimostrare il ruolo nefasto che l’istituzione e le sue ONG satelliti esercitano sulla famiglia?! Si comincia con il travisare il senso di una parola. Il termine famiglia sta già diventando vago: i suoi significati variano a seconda degli interessi in gioco. Secondo il gergo oggi adottato, la parola rappresenta un concetto polisemico che si riferisce a realtà polimorfe. I diversi significati che si è deciso di attribuire alla parola sono conseguenza diretta della nuova concezione dei diritti dell’uomo in precedenza analizzata. Con l’individualismo che impregna i cosiddetti “nuovi diritti umani” l’ONU sta minando alle basi l’istituto familiare tradizionale. Come luogo in cui le persone s’impegnano a costruire insieme una nuova comunità aperta alla vita, la famiglia è, infatti, il luogo della solidarietà, dell’interdipendenza accettata, della fedeltà. Va da sé che quando l’ONU, con l’argomento delle tendenze sessuali sostiene ad esempio che una coppia di omosessuali può usufruire della definizione di famiglia, prende atto delle volontà individuali dei componenti della coppia. Ma costoro non chiamano affatto all’esistenza una nuova realtà sociale, non costituiscono una famiglia, non hanno nessuna capacità, loro, di trasmettere la vita, Si limitano a sottoscrivere un accordo formulato su un consenso per definizione sempre condizionato, la cui ricusazione è sempre possibile. In questo modo l’ONU approva il comportamento di quegli Stati che hanno già intrapreso di fiaccare l’istituto familiare lusingando la sfrenata libertà dei singoli individui. Rendendo precario il legame familiare, I’ONU contribuisce su questa scia a fomentare pericoli di emarginazione già moltiplicati dagli stati.»
Nell’estratto Shooyans sottolinea la consapevolezza del fatto di conoscere la natura dell’Onu. Si potrebbe così liquidare la questione con un banale riferimento ai massoni. Tuttavia, sarebbe un grosso errore, e prima di proseguire occorre sottolineare alcune cose.
Come spiegato da Fox Allen nell’articolo intitolato “Comunistizzazione globale Parte II” qui sul blog, le criticità sono ben più vaste e profonde. Quando si parla di ONU non si può non pensare al mondialismo, che rappresenta la destinazione finale del piano sinarchico globale. L’ONU non solo raffigura tutto ciò, ma rappresenta anche la più grande struttura di stampo Rosacrociano, data la sua organizzazione interna e la relativa natura messianica derivante dalla Panorthosia di Comenius, citata nell’articolo appena menzionato. L’ONU, come tutte le organizzazioni sovrannazionali, è formata da uomini e donne appartenenti alla massoneria e alle società iniziatiche (alte, medie e inferiori).

Nella didascalia è citato il saggio da cui proviene questo estratto: Epiphanius – “Massoneria e sette segrete, la faccia occulta della storia”, il quale descrive innanzitutto la simbologia del logo dell’Onu. I simboli usati dall’organizzazione sono molteplici ed esposti ovunque, come ad esempio(forse il più eclatante), nella sala del consiglio di sicurezza dell’ONU dove dimora un dipinto con al centro uno dei simboli più importanti dei Rosacroce.


Nel Palazzo di Vetro dell’ONU, nella Sala di Meditazione, gestita dal Tempio della Comprensione, troviamo la forma di una piramide tronca, simbolo illuminista.

Al centro troviamo un “altare” di magnetite perfettamente lavorato ed è il più grande frammento naturale di magnetite mai estratto. Questo “altare” rappresenta un simbolo massonico; si riferisce alla pietra angolare del Tempio e non a caso, l’obiettivo dei massoni è quello di edificare una società nuova, definita in gergo massonico “Tempio dell’Umanità”. Sulla parete c’è anche un affresco che secondo gli stessi teosofi servirebbe a dare energia agli uomini ivi presenti per agevolare il contatto con la verità esoterica.
Ora che cos’è il tempio della comprensione? Lo spiega ancora Epiphanius:
«Al Lucis Trust è affidata l’unica cappella nel Palazzo dell’ONU a New York – la “Camera di Meditazione” di cui si è detto – che gestisce attraverso l’organizzazione del “Temple of Understanding” (Tempio della Comprensione). In realtà il Lucis Trust sostiene, idealmente e finanziariamente, il “Tempio della Comprensione” formalmente insediato presso la più grande chiesa americana, la cattedrale presbiteriana St. John the Divine di New York, nella quale, dopo il Concilio Vaticano II, ebrei, protestanti e cattolici si ritrovano a celebrare funzioni su temi comuni. Il Tempio della Comprensione”, come già delineato, è un’organizzazione teosofica presente al Palazzo di Vetro con la “Camera della meditazione”, parte di un progetto multi religioso New Age maturato negli anni Sessanta in ambiente ONU. Il Tempio” venne fondato da Juliet D. Hollister grazie all’aiuto decisivo della vedova di F.D. Roosevelt, Eleanor – affiliata alla massoneria e delegata americana all’ONU – al fine di “promuovere la comprensione fra le religioni mondiali riconoscere l’unità della famiglia umana e raggiungere un’ONU spirituale”. La Hollister poté presto giovarsi del supporto morale di celebrità come Nehru, il massone Albert Schweitzer e Giovanni XXIII. Anche il Dalai Lama volle conoscere la Hollister e da allora non la privò mai del suo sostegno. Oltre a questi personaggi della prima ora il gruppo si arricchì della partecipazione dell’egiziano Anwar al-Sadat e del Segretario Generale delle Nazioni Unite, il buddhista U-Thant.»
Questo chiarimento sull’ONU era necessario per approfondire la natura di questa organizzazione che muove i fili della Rivoluzione Gender a livello mondiale. Il gender è un fenomeno voluto, finanziato e promosso dall’alto di queste organizzazioni e personalità sovversive e occulte che appaiono come salvatori e promotori di diritti umani in tutto il mondo mentre non lo sono. Potrà sembrare scontato rimarcarlo, ma non lo è. A proposito, si allega un filmato integrale in cui, il massone britannico di nome Edward Lord, nominato nella prima parte, in un intervista, dichiara apertamente che tra i fattori fondamentali per portare avanti i piani LGBT, vi sia l’importanza delle Lobbying all’interno del parlamento.
Lo trovate a questo indirizzo sul canale dell’intervistatore Edward Lucas:
Quindi, nel momento in cui parliamo di gender e di fenomeni analoghi, stiamo evidenziando una manipolazione perpetrata per anni, con la creazione di problemi fittizi come quello dell’omofobia, che nella realtà quotidiana dei fatti non esiste, ed è la maggior parte delle persone omosessuali ad affermarlo, o della discriminazione. A questo proposito, sradicare ogni dubbio sull’argomento, si allega un estratto dal saggio della critica letteraria tedesca Gabrielle Kuby intitolato “La rivoluzione sessuale globale”, che così recita:
«Il termine “genere” implica che l’identità sessuale di una persona non deve necessariamente essere identica al suo sesso biologico. Abbatte la natura sessuale binaria maschio-femmina degli esseri umani. Questa dissoluzione della natura sessuale binaria dell’uomo e della donna ha due scopi principali: in primo luogo, mira a distruggere la cosiddetta “gerarchia di genere” tra uomo e donna. In altre parole, ci sono – secondo la teoria del genere – non due ma molte identità di genere, che possono includere uomini e donne lesbiche, gay, bisessuali e transessuali. In secondo luogo, mira a dissolvere l’eterosessualità come norma. Questa concezione dell’uomo e della donna basata sul genere mira a entrare nella corrente principale della società – e, in effetti, questo sta già accadendo a una velocità incredibile.»
Quindi, questa sovversione, avviene sotto i nostri occhi tutti i giorni, come? In che modo arrivano dove vogliono arrivare? Si crea il problema avendo già la soluzione: nuovi “diritti” e riconoscimenti come l’adozione di un bambino, magari su commissione, i matrimoni tra persone dello stesso sesso, l’educazione all’affettività fin dai primi anni della scuola, ecc.
Sono piccoli passi che radicano l’ideologia arcobaleno nel tessuto sociale, fino a normalizzarla, e si usano tutti gli strumenti di manipolazione possibili (radio, televisione, social, scuola e attività extra-scolastiche o post lavoro, e la politica). La propaganda gender ha come primo obiettivo le menti ingenue dei più piccoli, ecco perché, come si è accennato prima, è un errore guardare alla pedofilia, all’aborto e al gender come binari distinti, diretti verso stazioni diverse. Sono realtà intrecciate e correlate.
Abbassare l’età del consenso e quindi attribuire ad un minore la consapevolezza e la responsabilità di un atto sessuale toglie al minore stesso la possibilità anche solo di provare di essere stato plagiato. Ma è dalla notte dei tempi che l’uomo cerca di rendere normale la pedofilia, come accennato nella prima parte di questo articolo, nel Talmud la pedofilia è considerata una pratica prevista per gli uomini che possono sodomizzare i bambini e le bambine finché questi non raggiungano la maturità sessuale.
Nove anni e un giorno è l’età prevista per i maschi. Fino a quel momento le madri possono approfittare dei loro figli perché fino a quel giorno questi rapporti sessuali son accettati, le donne restano pure, come se l’incesto avesse una data di partenza fissata al giorno successivo al compimento del nono anno di vita. Per le bambine le cose si complicano: un uomo adulto può disporre di una treenne perché fino a questa età la penetrazione è paragonabile ad un dito negli occhi: causerebbe solo lacrime ma con il tempo la piccola riacquisterebbe la verginità. Sempre secondo il testo in questione dopo i tre anni e un giorno questa può essere presa in moglie con un rapporto sessuale, nel caso fosse più grandicella e mestruata può subire punizioni sadiche , mentre se non ebrea o convertita può andare in sposa ad un rabbino anziano. Non si parla di bambolotti ma di creature.
Negli ultimi anni si sono susseguiti, In Italia e nel mondo, infiniti eventi che hanno tutti contribuito alla realizzazione di questo progetto. Si è cominciato a parlarne più liberamente attraverso i media, come nel 2014 durante il programma nostrano “La zanzara” durante una puntata intitolata “Minori e sesso”; un esponente del partito radicale confessava di aver avuto rapporti sessuali con quella che poi divenne sua moglie, fin da quanto costei aveva 13 anni. Un tentativo nemmeno celato per sdoganare la pedofilia motivato da un semplicistico:
«Al giorno d’oggi ne sanno più degli adulti.»
All’epoca anche lo stesso Marco Pannella affermò che i neonati hanno istinti di carattere sessuale e si vantò di essere riuscito a far abolire il reato di plagio dei pedofili sui minorenni. La giustizia ha smesso da tempo di essere efficace e troppo spesso si arena sulla spiaggia dell’inconclusione, come nel 2010, quando si cercò di insabbiare il caso dei pedofili di Kosher. A New York, nelle scuole talmudiche, emersero casi di pedofilia, violenze omosessuali e incesti per mano dei rabbini. Il tutto finì in una bolla di sapone, il potere di questi criminali e l’omertà della comunità non concessero giustizia nonostante l’elevato numero di denunce.
E poi c’è il ruolo delle istituzioni, del potere “legalizzato”. Nel febbraio del 2014, per esempio, fu particolarmente significativa l’approvazione da parte del Parlamento Europeo della “Relazione Lunacek” che trovate a questo indirizzo:
https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/A-7-2014-0009_IT.html
La decisione presa in barba al prepotente rifiuto dell’opinione pubblica espresso con petizioni e manifestazioni e nonostante le due precedenti bocciature del rapporto di Edite Estrela intitolato “salute e diritti sessuali e riproduttivi”. Un rapporto con il quale l’eurodeputata provò fino alla bocciatura definitiva a far passare l’aborto, la fecondazione assistita ed il gender come diritti umani.

Evidentemente a forza di insistere poi l’approccio cambia. Ulrike Lunacek fu tra le prime a cercare di legittimare la pedofilia parlando di :
«Educazione sessuale interattiva e libera da tabù per i bambini maggiori di quattro anni.»

Sostenitrice attiva di ILGA (International Lesbian and Gay Association) e NAMBLA (associazione internazionale di pedofili omosessuali) ha venduto lo stesso prodotto della sua collega portoghese, semplicemente è riuscita a camuffarlo meglio. Travestito da lotta all’omofobia e alla discriminazione relativa all’identità di genere è in realtà un testo che prevede l’istituzione della famiglia arcobaleno, quindi matrimonio e adozioni per coppie omosessuali; insieme a tutto questo (non fosse abbastanza) è però anche passata l’educazione “gender” nelle scuole fin dalla primissima infanzia, realtà che in Italia è già concreta e presente, aggiungerei anche ben accolta.
Le parole della Lunacek:
«Dare più diritti ha un effetto sul comportamento della società, perché se l’autorità, lo Stato accetta pari diritti per le persone Lgbt allora i cittadini tenderanno ad essere d’accordo con quelli e a cambiare il loro atteggiamento».
Sono solo alcuni esempi per mostrare come negli anni il tentativo di sdoganamento della pedofilia è stato perpetrato fino ad oggi, ed ormai è giunto quasi a destinazione. Nel linguaggio comune, espressioni come quelle che citerò sono diventate sempre più frequenti:
«I pedofili sono semplicemente persone attratte da minori.»
«La pedofilia non è un crimine ma un “orientamento sessuale.»
Dunque, si punta all’età del consenso così da depenalizzare il reato (legge n. 66 del 15 febbraio 1996) e si crescono le nuove generazioni sotto l’ombra di un’iper-sessualizzazione violenta. Con la pedofilia i bambini sono solo oggetti di perversione sessuale, ma sono considerati oggetti anche se pensiamo alla maternità surrogata e all’aborto.
Nel primo caso le famiglie arcobaleno usano il “desiderio” della genitorialità per imporre la costituzione di un diritto che tale non è, adottando tecniche di vittimismo e atteggiamenti aggressivi verso tutti coloro che dimostrino perplessità o dissenso. La maternità surrogata non è la realizzazione di un sogno ma un business mondiale da centinaia di milioni di dollari che miete vittime su più fronti, dallo sfruttamento di donne in difficoltà a bambini comprati su commissione e scelti letteralmente da catalogo, come prodotti su Amazon. Inoltre promuove adozioni da parte delle coppie omogenitoriali, la piaga del traffico di minori, senza contare i problemi di etica e morale della società che viene spinta verso cambiamenti così profondi che quando saranno compiuti non si avrà più memoria di ciò che si era.
Tutto questo è legato al Transumanesimo. La maternità surrogata è proposta come un’occasione meravigliosa, ma la realtà è che è l’espressione dell’eugenetica embrionale e prenatale, una delle branchie più importanti del Transumanesimo. Stiamo parlando di selezione degli esseri umani per avere soggetti esclusivamente “senza difetti e patologie”, eliminando i malati per via tecnica. Corrompono costantemente le menti e i cuori delle persone per avere consensi (come detto romanticamente da Edward Lord nel filmato postato.

Le genti festeggiano per la conquista scientifica, per questa opportunità, ma chi l’ha ideata sorride diabolicamente, perché sa che la falsa promessa del “per il vostro bene” ha funzionato ed è necessaria per raggiungere lo scopo. Un figlio è un atto d’amore, non di egoismo. Date uno sguardo all’articolo di Geoingegneria dedicato alla “Coltivazione di bambini” e vi farete un’idea. Link all’articolo:
IL CONCETTO DI FATTORIA UMANA PROGETTA DI COLTIVARE BAMBINI
In Italia il concetto di “famiglie arcobaleno” guadagna l’ufficialità nel 2005 con la nascita dell’Associazione “Famiglie Arcobaleno: Associazione genitori omosessuali”. Questa organizzazione ha lo scopo di tutelare i diritti delle famiglie con genitori dello stesso sesso, si occupa di sostegno psicologico, di progetti scolastici, attività culturali e molto altro. Una vera e propria organizzazione nazionale, ma ne esistono ovunque, ogni Paese ha la sua realtà.
Ma cosa realizzano nel concreto queste associazioni? Semplice: contribuiscono allo sgretolamento dei ruoli, non esistono più “mamma e papà” ma “genitore 1” e “genitore 2”. Nelle scuole vengono istituiti programmi di “educazione all’affettività” che sono veri e propri percorsi manipolatori con contenuti sessuali espliciti fin dai primi anni. Le scuole implementano la “carriera alias” affinché i giovanissimi che dubitano della loro identità sessuale non vengano aiutati nel percorso della conoscenza di sé stessi bensì vengano condotti ad alimentare incertezze e dubbi così da approdare a transizioni farmacologiche e chirurgiche, entrambe irreversibili e pericolose. Trovate tutto a questo indirizzo:
E’ del 2013 il decreto scuola n. 104 che in prima battuta ha stabilito l’obbligatorietà di formazione per i docenti sull’educazione all’“affettività”, rispetto della diversità di genere fino ad arrivare al concetto di odierno, tanto invocato, dell’inclusione. Si allega l’indirizzo ufficiale dove leggere integralmente il decreto:
https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2013;104~art6
La scuola ha così un ruolo fondamentale nella promulgazione di una concezione di famiglia “alternativa”, rendendo blando quello di famiglia tradizionale. Si ottiene così una società debole perché creata da una miriade di individui scollegati tra loro che creano una folla e non una comunità.
Il piano di distruzione della famiglia tradizionale è uno dei pilastri del Nuovo Ordine Mondiale, è stato redatto dal fondatore degli Illuminati già nel ‘700. Da molti considerata la loggia madre di tutte le logge, gli Illuminati nascono nel 1776, per mano di Adam Weishaupt, figlio di un rabbino ebreo sionista supportato finanziariamente dai banchieri Rotschild, che fuse massoneria e illuminismo convocando tutti i capi massoni in un unico congresso mondiale.

Le sue parole:
«Principi e nazioni scompariranno senza violenza dalla faccia della Terra. L’umanità diverrà nel futuro una medesima famiglia e il mondo sarà abitato solo dall’uomo raziocinante. […] La morale è l’arte che insegna agli uomini a liberarsi dal bisogno di tutela e che renderà inutili principi e Stati».
Questo piano andava coadiuvato con i dettami del già citato Comenius, il quale, a metà del ‘600 si era già prodigato nella stesura di un piano di ristrutturazione del sistema educativo in seno alla rivoluzione mondiale. Citando ancora Epiphanius leggiamo:
«Lo storico e scrittore martinista Pierre Mariel, maestro venerabile della loggia Villard de Honnecourt, a riprova di una secolare continuità ideale, rivendica alla Rosacroce i seguenti precetti didattici tratti dalle opere di Comenius:
1. “Manda i bambini alle lezioni pubbliche il minor numero di ore possibile, per lasciar loro il tempo di compiere studi personali.
2. Sovraccarica la memoria il meno possibile. Fai imparare a memoria solo ciò che è ben capito.
3. Regola la progressione dell’insegnamento secondo l’età e i progressi scolastici. Individualizza le tue lezioni.
4. Insegna a scrivere scrivendo, a parlare parlando, a ragionare ragionando.
5. E la regola d’oro: tutto quanto sarà offerto all’intelligenza, alla memoria, alla mano, gli allievi dovranno cercarlo da soli, e scoprirlo, discuterlo, farlo, ripeterlo; il maestro si limiterà a guidare.”
Ora, non è chi non sappia che fondamento di ogni istruzione è la memoria: la mancata fissazione dei concetti, del loro collegamento in ordine progressivo, salvo quelli acquisiti per diretta esperienza, è gravemente limitativo per l’intelligenza e dispersivo delle sue potenzialità. Lo studente accumula così lacune, matura una preparazione frammentaria che lo conduce a privarsi delle capacità di scrivere correttamente nella propria lingua, di astrarre o di ragionare logicamente. Il pensiero di Comenius è quindi di straordinaria attualità, chiave che aiuta a comprendere l’odierna “cultura di massa”, propinata dalle elementari all’università: basti pensare solo alla stolidità delle “ricerche”, che in nome dello studio personale impegnano gli allievi in mere scopiazzature, dopo aver posto nel dimenticatoio gli esercizi di calligrafia, lo studio serio della grammatica e dell’analisi logica e in genere delle discipline che implicano procedimenti rigorosi e serrati, tali da costringere la mente entro retti schemi di ordine e sistematicità. Queste ultime sono sostituite, nell’ambito di simili dottrine peregrine, da strutture di “crescita democratica” come i consigli di classe voluti come modelli di discussione, scoperta, ricerca; e da forme come la scuola a tempo pieno, vera e propria alienazione dei figli dalle famiglie, dall’educazione sessuale, strumento istituzionale di disgregazione morale della gioventù, e più in generale da materie futili, di scarso impegno, che sottraggono prezioso tempo alle discipline fondamentali. È più facile ora tentare di rispondere al cui prodest di prammatica: a chi può giovare una massa indottrinata e corrotta, di scarsa intelligenza, conformista nei suoi convincimenti al punto di giungere alla soppressione dei propri figli con l’aborto, nella maturata, aberrante opinione che il delitto coincide col diritto?»
In queste righe, Epiphanius ricostruisce un puzzle dove ogni pezzo torna al suo posto. Non è possibile asserire che tale verità non sia evidente.
Si aggiunga che nell’aprile di quest’anno il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione con 336 voti favorevoli, 39 astensioni e 163 contrari, che prevede il diritto all’aborto richiedendone in sostanza l’inserimento nella Carta dei diritti fondamentali, eliminandone ogni limitazione modificando l’art. 3. Depenalizzazione dell’aborto come da linee guida dell’OMS (2022), secondo le quali se l’interruzione di gravidanza è svolta rispettando le indicazioni date allora non ci sono pericoli per la donna che potrà così rinunciare al proprio figlio in assoluta sicurezza.
Vengono condannati i Paesi che prevedono l’obiezione di coscienza per i medici che possono così rifiutarsi di eseguire la pratica abortiva. Si vogliono vietare i finanziamenti UE a tutte quelle organizzazioni che non si attivano per salvaguardare la parità di genere e i diritti delle donne. Investimenti da capogiro affinché questi obiettivi vengano raggiunti ma non un solo centesimo per mettere le donne nelle condizioni di tenere quel figlio che oggi viene definito in ogni modo tranne che “vita”.
Da “feto” a “grumo di cellule”, il nascituro è disumanizzato, non è un essere umano ma un problema da rimuovere. Un obiettivo dalle mille sfaccettature, appoggiato da media, politica, mondo dello spettacolo e della musica, oggi anche dai social media. Sono recenti i casi di Balenciaga con la pubblicità a carattere bondage, Disney che ripropone i suoi personaggi in nuove vesti LGBTQ, pubblicità esplicitamente arcobaleno, spettacoli dallo stampo satanico con esibizioni fortemente sessualizzate (Madonna e Sam Smith, per esempio), e tantissimo altro. Ogni giorno siamo letteralmente bombardati da simboli, manipolazione e pressioni, tutte volte a distruggere la famiglia tradizionale e al calo delle nascite per raggiungere il folle piano del controllo mondiale. Ma d’altronde tutto questo non deve stupire, il fenomeno gender è prodromico al Birth Control.
E questo ha una sua logica, poiché minore è il numero degli abitanti della Terra, maggiore sarà il controllo sull’umanità. Meno siamo, più è facile controllarci. Meno siamo, più è facile che la realizzazione del Piano per un Nuovo Ordine Mondiale si realizzi.
La sola possibilità che abbiamo di salvarci è quella di dire di no a tutto ciò che vogliono implementare, tutto ciò che propongono come diritto, come libertà, come scienza, come cambiamento. Dobbiamo riconoscere gli inganni dei loro servi manipolatori, che sponsorizzano idee salvifiche per fare in modo che le persone abbraccino il “nuovo” che avanza. Una bugia si nasconde meglio quando frapposta tra due verità. Dire di no alla menzogna significa arrivare a quella verità.
Fonti
Bibliografia (comprensiva anche dei testi della parte prima)
- Epiphanius – Massoneria e sette segrete, la faccia occulta della storia;
- Michel Schooyans – Complotto dell’Onu contro la vita;
- Gabrielle Kuby – La rivoluzione sessuale globale. Distruzione della libertà in nome della libertà;
- Gabrielle Kuby – Gender Revolution;
- Debra Soh – The End of Gender: Debunking the Myths about Sex and Identity in Our Society;
- Luigi Cozzi – Nell’ora di Giuda;
- Maurice Pinay – Complotto contro la chiesa;
- Emmanuel Ratier – Misteri e segreti del B’naï B’rith;
- Henri Joseph Delassus – Il problema dell’ora presente;
- Alfredo Bonatesta – Sinarchia Universale, progetto di un nuovo ordine mondiale;
- Richard Nikolaus di Coudenhove Kalergi – Idealismo Pratico;
- Albert Pike – Morals and Dogma;
- Henri Joseph Delassus – Il problema dell’ora presente;
- James Anderson – The Costitution of Free – masons;
- Albert Pike – Morals and Dogma;
- Cabala: Sefer ha Zohar; Sefer Yetzirah; Sefer ha-Bahir; Sefer Hechalot;
- Talmud;
Indice dei Link:
- https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/A-7-2014-0009_IT.html
- https://www.nogeoingegneria.com/ingegneria-sociale/il-concetto-di-fattoria-umana-progetta-di-coltivare-bambini/
- https://www.genderlens.org/regolamento-scolastico-per-la-carriera-alias/
- https://www.quieuropa.it/le-origini-ebraiche-della-massoneria/
- https://www.myjewishlearning.com/article/the-eight-genders-in-the-talmud/
- https://italianioggi.com/la-massoneria-inglese-accettera-transgender-solo-donne-diventate-uomo/
- https://gloria.tv/post/bfaLujGjmRpt3wzvokBmF6Yaa
- https://www.centrosangiorgio.com/occultismo/massoneria/articoli/pagine_articoli/le_origini_ebraiche_della_massoneria.htm



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