INTRODUZIONE

https://www.youtube.com/watch?v=BO1l7Gd3ZNM&ab_channel=HumanRightsWatch

Oggi parliamo di un personaggio che è stato paragonato più volte al grande eroe africano Thomas Sankara, di cui abbiamo parlato nell’articolo dedicato all’Africa. Personalmente, credo che Sankara, uomo dal cuore impavido, innamorato della sua terra, del suo popolo, dei popoli di tutto il mondo, che ha pagato con la vita tutto ciò che ha fatto davvero contro il potere usuraio, compreso cercare di unire non soltanto i popoli africani, ma quelli di tutto il globo, avvertendoli del nemico comune da abbattere, si stia rivoltando nella tomba.

La questione che si pone non è tanto incentrata sulla ragione per la quale Traoré viene sponsorizzato in maniera errata come un eroe, ma sviscerare tutti i fatti che non vengono mai menzionati sull’argomento.

Ibrahim Traoré , “leader” del Burkina Faso dal 2022, arrivato al potere attraverso un colpo di stato (il secondo in pochissimi anni) non è l’idolo che viene sponsorizzato, ma un assassino e un criminale di guerra, oltre che l’ennesimo servo dei soliti noti.

Allora, iniziamo dal Forum Per la difesa dell’Africa a questo indirizzo:

https://adf-magazine.com/2023/05/in-burkina-faso-violence-spirals-out-of-control/…

nel quale si citano le parole di Traoré che parlano di:

«Guerra totale.»

Alleghiamo un estratto:

Dato che la scusa utilizzata dal regime repressivo di Traoré è quella della lotta al terrorismo, chi conosce la storia dell’Africa sa bene che (come sempre) chi finanzia una parte finanzia anche l’altra ed è cosa nota che dietro il traffico di armi di tutto il mondo ci sono le banche, come ci ha reso noto il giornalista investigativo Daniel Estulin nel suo libro “Isis S.p.a”.

Quindi non si afferma che non c’è terrorismo, bensì che è manovrato sempre dagli stessi. La domanda da porsi è la seguente: per combattere il terrorismo è necessario armare un esercito che si scagli contro di esso? Se il terrorismo è una creatura dei finanzieri internazionali come ormai è ben noto a tutti, ha senso armare eserciti o chicchessia con la conseguenza di aggiungere violenza ad altra violenza? O forse sarebbe giusto puntare dritto contro chi il terrorismo lo finanzia?

Se chi lo finanzia sono i grandi banchieri internazionali attraverso tutte le loro strutture, perchè non colpire il problema alla radice? Giacinto Auriti una volta disse:

«Perchè le cose possano cambiare è necessario che ogni popolo si metta contro la rispettiva banca centrale. Noi dobbiamo abbattere l’usuraio, lì è il problema!»

Dunque, il quesito menzionato in precedenza, è lo stesso che è stato continuamente posto da uomini come il già citato Daniel Estulin, del quale ora esponiamo un breve estratto dal libro menzionato “Isis S.p.a”, inerente i finanziatori di AlQaeda, ossia i maggiori rappresentanti dei gruppi jihadisti (visto che il problema del terrorismo nel Burkina Faso è proprio questo):

«Anche se il regno saudita è «la principale fonte di finanziamento del terrorismo jihadista globale», Washington «rifiuta di adottare qualsiasi misura di contrasto efficace. Dietro i sauditi, naturalmente, ci sono gli inglesi».

«Su Executive Intelligence Review, Jeffrey Steinberg afferma che l’insabbiamento va ben oltre la scomparsa di un intero capitolo di 28 pagine dalla relazione d’inchiesta congiunta del Congresso sull’11 settembre, relative all’appoggio saudita agli attentatori e che non sono saltate fuori nemmeno sotto la presidenza di Obama. È passato quasi inosservato pure il documento di 335 pagine della Sottocommissione perma- nente d’inchiesta del Senato, che svela il ruolo della banca HSBC nel riciclaggio di fondi e nel finanziamento globale del narcotraffico e del terrorismo. Conteneva anche un capitolo di 50 pagine sui legami oscuri tra HSBC e Al-Rajhi, la più grande banca privata saudita, con oltre 500 filiali e attività per 59miliardi di dollari. La banca è stata fondata dai fratelli Al-Rajhi, sotto la direzione di Sulaiman bin Abdul Aziz Al-Rajhi, il quale, stando a una serie di rapporti della CIA e del dipartimento del Tesoro americano, è tra i principali finanziatori di Al Qaida».

Secondo il Senato degli Stati Uniti, «i rapporti tra HSBC e banca Al-Rajhi risalgono all’epoca in cui Edmond Safra vendette a HSBC la newyorkese Republic National Bank, già finita nella bufera per avere riciclato i proventi di una delle principali reti turche di contrabbando di eroina, che operava in Svizzera tramite la Shakarchi Trading Company. Quando HSBC ha acquisito Republic National Bank, la sede di New York ha avuto la gestione dei conti attivi di Al-Rajhi». Anche Akida Bank Private Limited, una banca della sharia con sede in Arabia Saudita fondata dal solito Sulaiman bin Abdul Aziz Al-Rajhi, risulta implicata nel riciclaggio del denaro di Al Qaida.»

Chi c’è dentro la banca Al-Rajhi?

https://www.marketscreener.com/quote/stock/EMIRATES-NBD-BANK-9059466/company/

Se provassimo a scorporare tutte le compagnie presenti non finiremmo più. Da Emirates NBD a Global Investment House, all’interno, troviamo sempre gli stessi nonostante le “bandierine” come dice qualcuno. Questo è solo un esempio, poichè i finanziatori di AlQaeda e del terrorismo internazionale sono anche altri, ma che rientrano tutti nell’agglomerato del World Financial Board dei soliti noti. Alla fine dell’articolo verrà stilata una bibliografia di testi che trattano l’argomento.

Daniel Estulin successivamente, parla dei campi di addestramento sparsi per tutta l’Africa, e questo tornerà molto utile, poiché, più avanti, avremo modo di vedere come i membri delle forze di sicurezza del Burkina Faso che hanno compiuto un massacro di civili nei pressi di una base militare a due chilometri a nord-ovest di Ouahigouya, dalle uniformi e dai veicoli, erano gli stessi che fino a poco tempo prima avevano ricevuto addestramento e attrezzature dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea.

Dunque, come affermato prima dal Forum, Traoré sta fomentando una profilazione etnica senza precedenti che non fa altro che aumentare il livore fra il popolo. Siamo tutti d’accordo nel combattere il terrorismo, ma allora come combatterlo? Quanti anni sono che continuano a morire innocenti per questa causa? Perché non puntare dritto alla testa del serpente come si diceva prima? Chi li finanzia? Chi li paga? Se chi li paga è lo stesso che fa la stessa cosa sull’altro versante, abbiamo un grosso problema con Traoré.

Diversi organi africani riportano notizie e filmati dei massacri compiuti dall’esercito del Burkina Faso, per non parlare dello Human Rights Watch (l’Osservatorio Internazionale per i diritti umani) che ha pubblicato un rapporto in cui si parla addirittura di attacchi con droni militari che secondo il governo erano rivolti a combattenti islamici. Peccato che sono stati uccisi dei civili. Sul portale ufficiale dello Human Rights Watch potete leggerlo direttamente a questo indirizzo, senza scaricare PDF o altro in italiano:

https://hrw.org/news/2024/01/25/burkina-faso-drone-strikes-civilians-apparent-war-crimes…

Il rapporto poi, asserisce che:

«Gli attacchi dei droni hanno violato i divieti delle leggi di guerra contro attacchi che non discriminano tra civili e obiettivi militari e sono evidenti crimini di guerra. Il governo burkinabè dovrebbe garantire tempestivamente indagini indipendenti, imparziali e trasparenti su questi attacchi, perseguire adeguatamente i responsabili e risarcire adeguatamente le vittime e le loro famiglie. L’esercito del Burkina Faso ha utilizzato una delle armi più accurate del suo arsenale per attaccare grandi gruppi di persone, causando la perdita di numerose vite civili in violazione delle leggi di guerra”, ha affermato  Ilaria Allegrozzi, ricercatrice senior sul Sahel presso Human Rights Watch. Il governo burkinabè dovrebbe indagare con urgenza e imparzialità su questi apparenti crimini di guerra, chiedere conto ai responsabili e fornire un sostegno adeguato alle vittime e alle loro famiglie.»

Di seguito, sempre dal rapporto, la mappa con il luogo dei tre attacchi menzionati.

Il governo ha sempre negato e tutt’ora nega la paternità dei massacri, eppure tutte le prove riportano ai militari dell’esercito del Burkina Faso. Inoltre, il rapporto spiega che:

«L’esercito ha effettuato gli attacchi con droni Bayraktar TB2 di fabbricazione turca, acquisiti  nel 2022. Questi veicoli da combattimento aereo pilotati a distanza possono sorvegliare, mirare con precisione e consegnare fino a quattro bombe MAM-L a guida laser. Human Rights Watch ha documentato vittime e danni coerenti con gli effetti di esplosione e frammentazione creati dall’uso di queste munizioni guidate in concentrazioni di persone.»

Abbiamo fatto ricerche sulla società che produce questi droni, ossia la Bayraktar Technologies, e sebbene questa sia turca, ci siamo imbattuti nello stesso medesimo fenomeno che abbiamo riscontrato in altri casi menzionati nell’ articolo intitolato Banksters. Dunque, risulta che questi droni sono stati assemblati con parti occidentali, che utilizzano sistemi di sorveglianza e puntamento di fabbricazione canadese e di un trasmettitore radio completo di amplificatore. Nello specifico, il primo è fornito dalla L3Harris Wescam; il secondo dalla Microhard System Inc.

E tutto questo lo aveva affermato la Bayraktar Technologies stessa già nel 2022 quando parlava di Ucraina sul suo portale ufficiale a questo indirizzo:

https://www.baykartech.com/en/press/norway-canada-start-fundraising-to-buy-bayraktar-tb2s-for-ukraine/

La Bayraktar dice espressamente che:

«Seguendo passi simili da parte di Lituania e Polonia, i cittadini di Norvegia e Canada hanno avviato campagne di crowdfunding per acquistare veicoli aerei da combattimento senza pilota Bayraktar TB2 (UCAV) di fabbricazione turca per l’Ucraina.»

Se leggete il comunicato ufficiale si parla anche di una raccolta fondi tra Norvegia e Canada per acquistare questi droni per l’Ucraina.

In questo filmato possiamo farci un’idea esatta di cosa sono e come funzionano questi droni.

https://www.youtube.com/watch?v=Wil6V0sYHf8&t=2s&ab_channel=AiTelly

Non solo il Canada e Norvegia, ma anche la Germania è stata coinvolta nella produzione. Parliamo del produttore tedesco di elettronica per la difesa Hensoldt, il quale ha dichiarato di aver equipaggiato il Bayraktar TB2 con il suo sensore ottico ARGOS nel 2020. Ha affermato inoltre di aver fornito il sensore anche alle industrie aerospaziali turche (TAI) e Lentatek, altri due produttori turchi di droni. Hensoldt ha aggiunto che l’ARGOS II è sviluppato e prodotto dalla sua filiale in Sud Africa ed è privo di componenti regolati dalla legge tedesca sull’esportazione o dalle norme statunitensi sul traffico internazionale di armi, che controllano l’esportazione di un’ampia gamma di attrezzature e tecnologie militari che possono essere utilizzate nei conflitti. Per saperne di più, basta leggere il portale ufficiale di informazione e di Intelligence Military Africa a questo indirizzo:

Tornando a noi, esistono dei filmati delle violenze compiute dall’esercito.

https://www.youtube.com/watch?v=LQ3tSatW0Jw&list=LL&index=5&t=36s&ab_channel=SWAHILINATION

Il servizio che avete appena visto sopra è stato diramato dalla Swhaili Nation One Africa che si oppone ai collaborazionisti selezionati dai soliti noti come Traoré, Ramaphosa (Sud Africa) e tutti gli altri e che ha lanciato una petizione internazionale che propone un’Africa Unita libera da TUTTI gli invasori (Russia e Cina comprese) come potete leggere al punto cinque della slide esposta. La trovate a questo indirizzo:

https://secure.avaaz.org/community_petitions/en/all_africans_globally_one_africa_right_now/…

Inoltre, si parla di Panafricanismo che non ha nulla a che vedere con quello che viene sponsorizzato da certe menti “eccelse” (africane e non), dove questo spinge per una vera indipendenza dell’Africa da qualunque interferenza o alleanza esterna, nessuno escluso, e che mira ad una crescita interna completamente distaccata da qualunque attore che non sia africano. Ma il criminale di guerra Traoré ha idee opposte. Non stupisce dato che dietro alla Russia, come è stato già dimostrato più volte, ci sono i soliti noti.

In ogni dove si trovano notizie al riguardo. Traoré ha intenzioni decisamente diverse per quanto riguarda il suo popolo:

African News Media, L’Unione Africana(AU) la Coalizione per la Corte penale internazionale e molti altri, da media, organizzazioni ecc, da due anni stanno denunciando in tutti i modi le atrocità dell’esercito di Traoré contro la popolazione civile. A proposito, credo sia utile dare uno sguardo alla Dichiarazione delle Coalizioni francofone africane della Coalizione per la Corte penale internazionale del 30 aprile 2024, direttamente dal portale ufficiale a questo indirizzo:

https://www.coalitionfortheicc.org/document/statement-african-francophone-coalitions-international-criminal-court-about-situation-human

Bene, sul portale di Associated Press potete visionare un filmato girato vicino alla base militare di cui si è fatto menzione in precedenza. I militari stessi hanno filmato le violenze e ne hanno diffuso i video al fine di terrorizzare la popolazione. Proponiamo il video integrale, di cui trovate il link alla fonte nella didascalia.

https://apnews.com/article/burkina-faso-jihadi-violence-extrajudicial-killings-children-2423530172227a48ac9a87a4c654c9e0

https://apnews.com/article/burkina-faso-jihadi-violence-extrajudicial-killings-children-2423530172227a48ac9a87a4c654c9e0…

Anche African News Media riporta la testimonianza di cui esponiamo un breve estratto a questo indirizzo:

https://africanews.com/2023/04/03/troops-film-boys-killings-in-burkina-faso/…

Naturalmente c’è chi ha mistificato tutto questo dicendo che era tutto falso, che era tutta colpa degli altri. Questo perchè, ovviamente, essendo Traoré posizionato nella scacchiera vicino alla Russia, va sponsorizzato e mai criticato. Sul portale CajNews Africa con sede in Sud Africa si parla di genocidio. Link a questo indirizzo:

https://cajnewsafrica.com/2024/04/25/burkina-faso-military-accused-of-genocide/…

Cito testualmente:

«Human Rights Watch (HRW) riferisce che queste uccisioni di massa, sono tra i peggiori abusi da parte dell’esercito a livello locale dal 2015, e sembrano essere parte di una diffusa campagna militare contro civili accusati di collaborare con gruppi armati islamici e potrebbero costituire crimini contro l’umanità.»

Quindi basta essere un civile che si oppone a Traoré o semplicemente che vive per conto proprio per essere accusato di qualcosa e rimetterci la vita? Bilancio: 223 civili tra cui 56 bambini.

Non contento, per nascondere l’accaduto e far sì che non trapelasse nulla al di fuori dei confini, Traoré ha fatto sospendere tutti gli organi di informazione stranieri (e anche qualcuno interno). Persino la BBC (e ho detto tutto… ) ne ha dato notizia:

https://bbc.com/news/world-africa-68920225…

A tutto questo c’è da aggiungere un altro dato significativo. Il Burkina Faso è il paese di origine, transito e destinazione della tratta di esseri umani, di cui i bambini sono le vittime più frequenti. Sul portale ufficiale di Africa Organised Crime Index, l’organizzazione che si occupa della raccolta di dati e informazioni in merito alla risposta alla criminalità organizzata in tutto il continente che trovate a questo indirizzo:

https://africa.ocindex.net/country/burkina_faso

leggiamo un piccolo estratto, il quale asserisce che:

«L’industria mineraria è il settore primario in cui vengono sfruttati i bambini, con centinaia di migliaia di persone impegnate in lavori pericolosi nelle miniere artigianali. Anche l’accattonaggio infantile è diventato più organizzato, poiché le reti attirano i bambini con false promesse di opportunità educative e promesse da parte di insegnanti delle scuole coraniche. Gruppi estremisti, approfittando della diffusa instabilità e insicurezza del Paese, reclutano anche bambini per trasformarli in soldati. I funzionari locali coinvolti nei programmi umanitari di assistenza alimentare sono stati accusati di sfruttare le donne sfollate interne a fini di traffico sessuale. Il Burkina Faso funge anche da punto di transito e da paese di origine per il traffico di esseri umani. Il deterioramento della situazione della sicurezza ha portato molti burkinabé a migrare irregolarmente verso altri paesi, spesso facendo affidamento sull’assistenza dei trafficanti, mentre altri organizzano il proprio viaggio.»

Che differenza c’è tra l’operato dei terroristi e quello dei funzionari? Ai posteri l’ardua sentenza.

Il Burkina Faso è tra i paesi più poveri del mondo il 40% della sua popolazione vive al di sotto della soglia di povertà nazionale e si colloca al 182° posto su 189 paesi nel Programma di sviluppo delle Nazioni Unite. Sul portale ufficiale del Comitato Internazionale della Croce Rossa leggiamo che:

«Secondo il Piano di risposta umanitaria delle Nazioni Unite, 3,5 milioni di persone in Burkina Faso necessitano di aiuti alimentari e 1,3 milioni di bambini e donne incinte e che allattano necessitano di supporto nutrizionale di emergenza.»

Oltre a tutto quello che è stato esposto, si aggiunge il piatto forte. Sabato 8 Giugno 2024, il portale ufficiale di Market Force Africa, comunica ufficialmente che il Burkina Faso ottiene l’accesso a un prestito di 32 milioni di dollari dal Fondo Monetario Internazionale. Ma non erano contro il dollaro? E’ quantomeno strano.

A questo indirizzo:

https://dmarketforces.com/burkina-faso-obtains-access-to-32m-loan-from-imf/…

Ma come? Non erano nel pieno di una dedolarizzazione? Dunque, questo “risveglio” africano targato Traoré non doveva prendere a calci gli usurai? Ma attenzione, nulla accade per caso. Lo scorso 27 marzo c’è stato un incontro di cui pochissimi hanno parlato. Sul portale ufficiale del governo del Burkina Faso leggiamo che una delegazione congiunta della Germania e della Banca Mondiale ha visitato il capo della diplomazia del burkinabé. La notizia è resa nota dal portale ufficiale del governo del Burkina Faso:

https://mae.gov.bf/detail?tx_news_pi1%5Baction%5D=detail&tx_news_pi1%5Bcontroller%5D=News&tx_news_pi1%5Bnews%5D=986&cHash=7f83f68d4c11d434877c17123ad4ab20…

Inoltre, il portale ci rende noti i programmi per l’Agenda sullo sviluppo sostenibile nel paese. Quella è una parte, navigando sul portale c’è molto, molto altro.

A questo indirizzo:

https://mae.gov.bf/detail?tx_news_pi1%5Baction%5D=detail&tx_news_pi1%5Bcontroller%5D=News&tx_news_pi1%5Bnews%5D=986&cHash=7f83f68d4c11d434877c17123ad4ab20…

E anche oggi la multipolarità la vediamo domani. È vomitevole la disinformazione intorno a questo argomento, ma si sa che la buonafede non è per tutti. Traoré è un criminale di guerra che dovrà rispondere al suo popolo per tutti i crimini che sta commettendo. Ed è vomitevole come questa figura orrenda venga paragonata a quel gigante di Sankara, il quale ha dato la vita per ciò in cui credeva e si era opposto veramente ai lorsignori, ivi compresi i suoi servi di tutto tutto il mondo.

Sankara venne assassinato, mentre Traoré viene sponsorizzato.

Perchè?

Perchè è un servo come tutti gli altri. Come diceva il grande Sankara, che qualche ignorante ha paragonato a questo cameriere degli usurai:

«Colui che ti nutre, ti controlla.»

Bibliografia utile sul terrorismo

  • Daniel Estulin – ISIS S.p.a;
  • Mariateresa Fiocca e Stefania Cosci – La dimensione finanziaria del terrorismo e del contro-terrorismo transnazionale;
  • Gabriele Sannino – Il lato oscuro dell’America;
  • Jean Paul Brassard – Dominio;
  • Marco Saba – O la banca o la vita;
  • Ian Michel Oxnevad – States, Banks, and Terrorism;

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