
Buongiorno a tutti voi cari lettori e buon anno nuovo.
Vorrei chiedervi scusa se in questi ultimi tempi sono stato poco attivo qui sul blog, ma l’uscita del libro prima (Kalergi, Mondialismo, Eurasia: la fine della civiltà europea), e la conferma da parte della casa editrice per la stesura di un secondo saggio inerente all’inganno dei BRICS che sto scrivendo ora, mi hanno portato via molto tempo. In particolare, la stesura di questo secondo saggio, il quale non racchiude solamente quanto esposto qui sul blog, ma tanto altro materiale sull’argomento che amplifica ancora di più lo spettro delle analisi già affrontate.
Ma non è per parlare di questo che sto scrivendo questo articolo, bensì, per fare un punto della situazione attuale e avere un’idea più chiara di ciò che ci aspetta in questo anno cruciale.
2025: l’anno del serpente. Sicuramente, avrete già sentito utilizzare questa espressione, tuttavia, a mio modestissimo parere, non è stata fatta chiarezza su ciò che questo significa realmente.
Il mondo ha accolto il 2025 con i soliti sfarzi, festeggiamenti, fuochi d’artificio e chi più ne ha più ne metta; insomma, come sempre, mentre tutto scorre…
Il termine “Anno del Serpente” deriva dallo Zodiaco cinese, antico calendario risalente ad oltre 2.000 anni fa, basato su un ciclo di dodici anni, in cui ogni anno è rappresentato da un animale. Il serpente, essendo il sesto animale dello zodiaco, è destinato a essere al centro della scena nel 2025. Mentre tutto scorre…
Stando all’astrologia cinese, quest’anno viene associato alla trasformazione, ad un rinnovamento e alla crescita spirituale del mondo intero. I serpenti sono noti per la loro capacità di cambiare pelle, e raffigurano il processo di lasciar andare il vecchio per abbracciare il nuovo. Ma non solo, il serpente è noto per un’altra cosa strettamente legata a tutto questo. Vi suggerisco di leggere in un secondo momento un articolo che scrissi al riguardo tempo addietro e che potrà dare delle delucidazioni sull’argomento:
Tornando a noi, se guardate l’immagine all’inizio dell’articolo (un regalo predittivo del noto settimanale d’informazione politico-economica “Economist”, di cui ho avuto modo di leggere il contenuto), si noti come il tema delle grandi trasformazioni, a quanto pare, sarà il leit motiv di questo 2025. Interessante notare la figura della clessidra.
Sta forse scadendo il tempo? A quanto sembra, pare che ci dobbiamo preparare a:
- Crisi economiche su scala globale;
- Inflazione galoppante;
- Nuove “politiche eugenetiche” (non necessariamente farse pandemiche)
- Codici QR e varie analoghe;
- Programmi spaziali;
- Rimandi a qualche improbabile guerra nucleare;
- Muri dappertutto, un chiaro riferimento alla volontà di irreggimentare la terra all’interno di un gulag globale;
Ma non è tutto. Se osserviamo bene, viene ripresa costantemente l’immagine della terra da una parte all’altra della raffigurazione, la quale mette in mostra anche i volti dei camerieri della grande usura internazionale coinvolti in questa enorme trasformazione.
Dunque, tenendo presente questo passaggio, se torniamo al significato legato all’anno del serpente che ci viene reso noto dal sol-levante, stando a quella esatta concezione, risulta che, poiché gli individui sono incoraggiati a liberarsi del loro bagaglio passato e a intraprendere un viaggio di auto-scoperta, tutto ciò che è alle spalle deve svanire.
Ma a cosa ci si riferisce in realtà? Questa auto-scoperta (riveduta e promossa dalla New Age, tanto per cambiare) a cosa dovrebbe portare? Alla luce? La luce del serpente, magari? Interessante, una visione di splendore quindi (Lucifero), di cambiamento, o come direbbe la controinformazione dilagante, la luce che porta al risveglio. Affascinante, almeno per loro, gnostici che, evidentemente, non vedono l’ora di farsi macellare, pensando di essere esenti dalle conseguenze future. E anche questo è interessante, perché è piuttosto grave pensare a quante persone seguono questi filoni, credendo che un cambiamento positivo sia possibile continuando a delegare la responsabilità del proprio destino a terze parti.
Cosa comporta tutto questo? Una delle prime conseguenze è l’attendismo, il quale non fa altro che rendere le persone inermi, piatte, senza alcuna percezione del pericolo imminente. Esattamente come con la farsa pandemica, la cui vera minaccia non risiedeva nella narrazione del falso virus, quanto nella trasformazione dell’ordine sociale e culturale che ha cambiato per sempre gli esseri umani, abituandoli già a restrizioni di ogni sorta da accettare senza riserve o al dogma della vaccinazione.
Questo 2025, stando ai fatti reali, sarà contrassegnato da continue misure restrittive alla libertà umana sulla linea del sistema sino-russo. Il controllo sociale, in tutte le sue sfaccettature, diventerà sempre più serrato, violento, peggio di quanto visto durante la farsa pandemica. La trasformazione in atto non vuole sterminare la popolazione mondiale, ma controllarla partendo dal costrutto ideologico, spirituale e culturale, per finire a quello organico. Si tratta di una manipolazione per la quale coloro che muovono le fila vogliono sostituirsi a Dio, modificando l’uomo e il creato a propria immagine e somiglianza, secondo le loro leggi e le loro volontà.
In questo 2025, osservando l’andamento economico globale attuale, dovremo aspettarci una grande inflazione, la quale segnerà l’avanzare di una crisi economica su scala globale funzionale all’ascesa del nuovo sistema finanziario incentrato sulla tecnologia blockchain e sulle valute digitali. Dunque, dietro la solita storiella della prevenzione e della sicurezza, dietro il paravento della lotta all’evasione, la lotta contro il sistema, dello sgancio da esso, della decentralizzazione e dietro il paravento della “lotta ai furbetti”, il sistema si rinnova e introduce un nuovo modello di controllo totale sull’essere umano che non contempla ciò che sponsorizza, ma esattamente il contrario.
Naturalmente, questo processo si lega alla digitalizzazione della persona umana; e dunque, l’identità digitale, seguita da un portafoglio digitale, e magari, un passaporto vaccinale. Il tutto, inserito all’interno di una blockchain, appunto, cioè una sorta di registro, di database, di mente alveare dove l’essere umano e il creato stesso, vengono tokenizzati. E abbiamo visto proprio qui sul blog e nel libro che ho pubblicato, come la Banca dei Regolamenti Internazionali, la banca centrale delle banche centrali cioè quella che le controlla tutte, abbia operato in tal senso, creando il BIS UNIVERSAL LEDGER, ossia, la vera e propria blockchain universale.
Per chi non ne fosse a conoscenza, il processo di tokenizzazione non è altro che la rappresentazione digitale di un asset (bene o risorsa sia tangibile che intangibile). Quindi, trasformare un asset in un token, ovvero in un oggetto digitale, fa sì che sia possibile archiviarlo, scambiarlo, cederlo o venderlo attraverso il registro distribuito della blockchain. In sostanza, le persone, così come le cose, diventeranno una sorta di codici a barre, come ci aveva detto nel 1984 Derek Holland nel saggio intitolato “The Electronic Nightmare – Un segno dei tempi: elettronica, finanza e controllo sociale”.
Si pianificano delle crisi per poter giustificare il cambio sistemico. Uno schema già visto, ma in pochi lo sanno, in quanto, ad esempio, non è stata riservata molta pubblicità (si capisce) a James Kwak e Simon Johnson, autori del celebre saggio “13 Bankers” uscito a marzo 2010, nel quale hanno dimostrato come, nonostante la crisi globale in corso, il 3 gennaio 2009 fece la sua comparsa sul mercato il primo bitcoin, spopolando poco dopo e promosso come via d’uscita dal sistema attuale. Creano il problema e danno la soluzione. Non è né una dedollarizzazione (che di fatto non c’è) né il crollo degli USA o altre chiacchiere da bar come queste, semplicemente, è il potere del dollaro che cambia pelle.
Non dobbiamo dimenticare il terrorismo ambientale. Si verificheranno avvenimenti che richiameranno l’attenzione su questo tema. Credo sia possibile immaginare degli scenari in cui si verificheranno dei disastri (indotti) a livello ambientale e climatico che possano giustificare misure restrittive atte a limitare l’uomo. La maggioranza della massa crede che calamità naturali, incendi e altre situazioni analoghe siano il frutto della casualità; tuttavia, nulla accade mai per caso, tanto più in questo campo.
Sul piano “politico” si assisterà ad un ridimensionamento dell’emisfero USA che, come ci rese noto Kissinger, deve fare da ponte per l’ascesa della Russia e della Cina, in seno all’avanzare dell’Eurasia, in sostituzione dell’Europa, il cui smantellamento, seppur lento, continua ad avanzare senza sosta. Questo, naturalmente, andrà avanti anche attraverso il continuo sincretismo delle etnie che spazzerà via ogni traccia di cultura, tradizione e radici europee (e non solo, ma anche quelle degli altri) in funzione di una nuova “razza” (come la definì Kalergi).
Il ben noto Dugin, di cui ho parlato nel libro appena uscito, continua a fomentare, insieme ad altri intellettuali cosmopoliti di una presunta e falsa Destra, la guerra civile in Europa non per abbattere il potere costituito (che è lo stesso che controlla la Russia) ma per far sì che le etnie europee, come egli ha scritto nei suoi testi, spariscano.
Risulta spiacevole constatare come tale atteggiamento venga visto con favore da moltissime persone qui in occidente, così come è agghiacciante il fatto che nemmeno il comportamento della Russia nei confronti della Siria sia riuscito ad instillare il dubbio nei più irriducibili sostenitori di Putin sul fatto che la Russia sia al servizio della grande usura. Questo descrive esattamente come l’idealizzazione di Putin a eroe vada ben oltre il mero tifo da stadio, ma varca le soglie di una fede religiosa, alla stessa stregua dei sostenitori di Trump.
C’è da avere paura. Personalmente, non mi spaventa tanto ciò che può arrivare dall’alto, tanto quello che può arrivare da chi abbiamo intorno e la storia recente lo ha ampiamente dimostrato, e lo dimostra tutt’ora.
Noi, qui, non avevamo bisogno di ulteriori prove, la quantità di esse a riprova del vero ruolo della Russia di Putin come creatura primaria della grande usura sono infinite, tuttavia è grave constatare come nemmeno le azioni più spregiudicate non servano a far riflettere i molti che si fanno portatori di questa fede.
Per quanto riguarda Trump, la cui imminente amministrazione pullula di elementi provenienti dall’alta finanza internazionale (come nell’amministrazione precedente, con l’aggiunta del Transumanista Musk) e dal World Economic Forum (non diversamente da Putin, si veda il caso Herman Grief e gli altri di cui abbiamo parlato qui sul blog)ha già iniziato a lavorare per accelerare (come dappertutto del resto)sull’implementazione di sistemi di Intelligenza Artificiale, la trasformazione del comparto finanziario americano attraverso la promozione di un sistema basato sulle criptovalute ecc, nonché l’attuazione di una politica di “pace” come da copione, che non farà altro che favorire, attraverso strade tortuose, come abbiamo detto, il “blocco” dei BRICS.
È cosa nota che il livello di implementazione dell’Agenda nei paesi BRICS è in stadio più avanzato che in Occidente, pertanto, ci viene chiesto, in sostanza di adeguarci, e i vari burattini come Trump, Trudeau, Macron, Meloni e via via tutti gli altri camerieri dei banchieri occidentali, stanno lavorando per questo.
Sul piano della guerra, non credo ci sarà alcun conflitto globale per come lo intendono i più, ossia sulla falsa riga delle due Guerre Mondiali, né tanto meno una guerra nucleare che non conviene a nessuno, nemmeno ai lorsignori. Allo stato attuale, è facile pensare ad un aumento dei conflitti a bassa/media intensità, prodromici a dei riassetti “geopolitici” che altro non faranno che favorire la trasformazione degli equilibri globali in funzione di un nuovo disegno di cui, anche in questo caso, aveva già parlato Kissinger nel suo “World Order” a suo tempo, che vede la divisione del mondo in tre blocchi (Eurasia, Panafrica e America)uniti sotto un unico governo mondiale di stampo sinorusso, una sorta di Unione Sovietica 2.0 su scala globale, al centro di un comunismo tecnocratico e, per citare ancora Derek Holland e il termine da lui coniato, “Tecno – Marxista”.
La guerra totale, quindi, è un semplice strumento di dominio, quello della paura, la volontà di tenere sotto scacco l’umanità sul piano emotivo e psicologico. Essa è, contrariamente a quanto si crede, l’ultima spiaggia, nel caso i lorsignori dovessero realmente trovarsi di fronte ad un’umanità pronta a non sottostare alla loro volontà. Ciò che realmente vogliono è il nostro consenso, e questo credo sia ormai ben chiaro. È dal 12 marzo 1947 che si parla di un possibile terzo conflitto globale, e magari nucleare, ci hanno basato la narrativa della paura da allora, ossia da quando il presidente americano Truman enunciò la Dottrina che porta il suo nome, giorno considerato come la dichiarazione formale della guerra fredda. Se l’avessero voluta davvero una guerra tra i blocchi, l’avrebbero già fatta deflagrare da un pezzo.
Se non lo hanno fatto ci saranno dei motivi, di cui il più semplice: USA e Russia sono creature gemelle, governate dallo stesso potere e che rispondono ad un unico padrone. Oggi come allora; allora come oggi. Lo abbiamo visto ampiamente qui sul blog.
Tutto questo, è esattamente ciò che serve in ottica mondialista. Siamo già dentro il mondialismo, è solo questione di tempo prima che diventi a tutti gli effetti, sistemico. La Road Map, dunque, è bella che chiara nonostante i proclami della cosiddetta informazione alternativa che parla di una nuova età dell’oro.
Povero mondo, viene da dire, in quanto questa presunta “nuova età dell’oro” non è altro che l’atto finale di quella che il grande Ezra Pound definì “La guerra del sangue contro l’oro” in cui i signori dell’oro, vincono sull’essere umano. E fu proprio Pound a scrivere che «Una chiesa universale degli usurai sarebbe un’alternativa molto squallida alla religione.» Sono in pochi ad aver compreso il vero significato di queste parole, le quali definiscono esattamente le porte che stiamo varcando e la società mondiale che si sta venendo a creare. E che cos’è questa società mondiale?
A questa domanda, vorrei rispondere con tre brevi estratti del mio saggio da poco uscito che credo possano dare un’idea ancora più chiara non soltanto su questo tema, ma anche su altri…
Estratto 1:
«…una società distopica, tecnocratica, di stampo collettivista, dove il materialismo dialettico si trasforma in materialismo esistenziale, dove il ribaltamento valoriale che abbiamo menzionato in precedenza spersonalizza l’uomo, il quale accetta il dominio della tecnica che, al suo apice, arriva a sostituirsi a Dio, specie grazie all’eugenetica e all’Intelligenza artificiale che a sua volta diviene sempre più preponderante nella vita di tutti i giorni. Insomma, il sovvertimento in atto, pone le basi per una vera e propria guerra spirituale. La società del prossimo futuro, sarà composta da automi fatti in serie che dovranno accettare di essere dominati dal nuovo Dio, il progresso, dove tutti saranno dipendenti dalla tecnologia, asserviti al sistema, dotati di identità digitale, portafoglio digitale, valuta digitale, costantemente in debito (come sempre stato) con il sistema bancario, vaccinati, profilati, spogliati della proprietà privata, super controllati, rispettosi delle quote di Co2 da non superare nel rispetto dell’ambiente, in funzione di continue limitazioni alla vita e alla libertà, in quanto l’uomo viene considerato alla stessa stregua di un virus…»
Estratto 2:
«…ogni cambiamento posto in essere nell’epoca odierna, non viene visto come un attacco all’umanità, bensì come un qualcosa che, in un modo o nell’altro, è positiva, o comunque prodromica ad un benessere e ad un progresso che in realtà non esistono. Il progresso attualmente, sta facendo in modo di far regredire la persona umana e la sta alienando sempre di più da tutto ciò che è reale, vero, tangibile. La digitalizzazione, dietro il paravento della comodità, prende il sopravvento e fa si che l’uomo, dalle cose più piccole, a partire dal quotidiano, si interfacci sempre di più con la macchina in ogni sua forma, e meno con gli altri esseri umani e con il creato. La destinazione finale? Il prevalere dell’intelligenza artificiale su quella umana. Il relativismo assoluto imperante, ha contribuito a cancellare anche il concetto di verità, in quanto, se ogni cosa è liberamente interpretabile, allora anche la verità lo è, nonostante tutti i fatti e le prove che una persona può apportare. Ed è in questo modo che il potere della grande usura si prende gioco dell’umanità intera, poiché l’uomo non conosce più verità, ma solo una facciata dai mille colori che cambia forma come fosse un caleidoscopio…»
Estratto 3:
«…sappiamo dell’esistenza di un Agenda, la quale va ad intaccare ogni emisfero della vita umana, tuttavia, ciò che risulta di difficile comprensione è che questa non trova opposizione da parte di nessuno. La Sinistra internazionale spinge sul fenomeno Gender, la propaganda Woke, l’immigrazione, la normalizzazione della pedofilia e invoca misure sempre più restrittive nei confronti dell’essere umano in relazione al cambiamento climatico. La Destra internazionale spinge sul piano della sicurezza, del controllo sociale, sul concetto di Smart Cities, la digitalizzazione della persona umana, cavalca l’onda del sovranismo chiedendo a gran voce un rafforzamento dei poteri dello Stato (come i partiti cosiddetti antisistema), il quale però, non è altro che un apparato coercitivo che funge da amministrazione del potere della grande usura. Sono due facce della stessa medaglia. Entrambe le parti, applicano direttive diverse della stessa Agenda (talvolta anche le stesse), convergendo poi verso un unico punto d’incontro: l’eugenetica. Intervenire sul costrutto organico dell’essere umano è prerogativa della nuova società mondiale…»
Siamo giunti alla fine dell’articolo, e vorrei precisare che questo non è il frutto di premonizioni o chissà cosa, ma semplicemente un’analisi che si basa su fatti e prove reali, tangibili, scevre da ideologie o appartenenze politiche dalle quali sono sempre stato distante. Vedremo quale delle cose che ci aspettano si verificherà per prima, una sola? Tutte? Nessuna? Chi può dirlo? Ma la strada è questa, ed è stata tracciata da un pezzo.
Io spero che questo articolo arrivi il più lontano possibile, e mi auguro che coloro che lo leggeranno e che ancora nutrono speranza in certi burattini e che pensano che i cosiddetti salvatori propagandati da questa controinformazione di regime siano la soluzione, si pongano delle domande. E se nemmeno questo dovesse bastarvi, allora forse dovreste ascoltare il discorso di Putin alla recente “Conferenza Internazionale sull’Intelligenza Artificiale” che si è tenuta dall’11 al 13 dicembre, in cui i temi trattati sono: Intelligenza Artificiale, Agenda 2030 e Quarta Rivoluzione Industriale. Ascoltatele attentamente…
Il link al portale ufficiale del Cremlino e al filmato completo divulgato anche su YouTube li trovate qui:
Di seguito potete visionare gli estratti sottotitolati in Italiano.
SIPARIO…



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