2025: l’anno del serpente. Sicuramente, avrete già sentito utilizzare questa espressione, tuttavia, a mio modestissimo parere, non è stata fatta chiarezza su ciò che questo significa realmente.

Il mondo ha accolto il 2025 con i soliti sfarzi, festeggiamenti, fuochi d’artificio e chi più ne ha più ne metta; insomma, come sempre, mentre tutto scorre…

Il termine “Anno del Serpente” deriva dallo Zodiaco cinese, antico calendario risalente ad oltre 2.000 anni fa, basato su un ciclo di dodici anni, in cui ogni anno è rappresentato da un animale. Il serpente, essendo il sesto animale dello zodiaco, è destinato a essere al centro della scena nel 2025. Mentre tutto scorre…

Stando all’astrologia cinese, quest’anno viene associato alla trasformazione, ad un rinnovamento e alla crescita spirituale del mondo intero. I serpenti sono noti per la loro capacità di cambiare pelle, e raffigurano il processo di lasciar andare il vecchio per abbracciare il nuovo. Ma non solo, il serpente è noto per un’altra cosa strettamente legata a tutto questo. Vi suggerisco di leggere in un secondo momento un articolo che scrissi al riguardo tempo addietro e che potrà dare delle delucidazioni sull’argomento:

Tornando a noi, se guardate l’immagine all’inizio dell’articolo (un regalo predittivo del noto settimanale d’informazione politico-economica “Economist”, di cui ho avuto modo di leggere il contenuto), si noti come il tema delle grandi trasformazioni, a quanto pare, sarà il leit motiv di questo 2025. Interessante notare la figura della clessidra.

Sta forse scadendo il tempo? A quanto sembra, pare che ci dobbiamo preparare a:

  • Crisi economiche su scala globale;
  • Inflazione galoppante;
  • Nuove “politiche eugenetiche” (non necessariamente farse pandemiche)
  • Codici QR e varie analoghe;
  • Programmi spaziali;
  • Rimandi a qualche improbabile guerra nucleare;
  • Muri dappertutto, un chiaro riferimento alla volontà di irreggimentare la terra all’interno di un gulag globale;

Dunque, tenendo presente questo passaggio, se torniamo al significato legato all’anno del serpente che ci viene reso noto dal sol-levante, stando a quella esatta concezione, risulta che, poiché gli individui sono incoraggiati a liberarsi del loro bagaglio passato e a intraprendere un viaggio di auto-scoperta, tutto ciò che è alle spalle deve svanire.

Ma a cosa ci si riferisce in realtà? Questa auto-scoperta (riveduta e promossa dalla New Age, tanto per cambiare) a cosa dovrebbe portare? Alla luce? La luce del serpente, magari? Interessante, una visione di splendore quindi (Lucifero), di cambiamento, o come direbbe la controinformazione dilagante, la luce che porta al risveglio. Affascinante, almeno per loro, gnostici che, evidentemente, non vedono l’ora di farsi macellare, pensando di essere esenti dalle conseguenze future. E anche questo è interessante, perché è piuttosto grave pensare a quante persone seguono questi filoni, credendo che un cambiamento positivo sia possibile continuando a delegare la responsabilità del proprio destino a terze parti.

Cosa comporta tutto questo? Una delle prime conseguenze è l’attendismo, il quale non fa altro che rendere le persone inermi, piatte, senza alcuna percezione del pericolo imminente. Esattamente come con la farsa pandemica, la cui vera minaccia non risiedeva nella narrazione del falso virus, quanto nella trasformazione dell’ordine sociale e culturale che ha cambiato per sempre gli esseri umani, abituandoli già a restrizioni di ogni sorta da accettare senza riserve o al dogma della vaccinazione.

Questo 2025, stando ai fatti reali, sarà contrassegnato da continue misure restrittive alla libertà umana sulla linea del sistema sino-russo. Il controllo sociale, in tutte le sue sfaccettature, diventerà sempre più serrato, violento, peggio di quanto visto durante la farsa pandemica. La trasformazione in atto non vuole sterminare la popolazione mondiale, ma controllarla partendo dal costrutto ideologico, spirituale e culturale, per finire a quello organico. Si tratta di una manipolazione per la quale coloro che muovono le fila vogliono sostituirsi a Dio, modificando l’uomo e il creato a propria immagine e somiglianza, secondo le loro leggi e le loro volontà.

In questo 2025, osservando l’andamento economico globale attuale, dovremo aspettarci una grande inflazione, la quale segnerà l’avanzare di una crisi economica su scala globale funzionale all’ascesa del nuovo sistema finanziario incentrato sulla tecnologia blockchain e sulle valute digitali. Dunque, dietro la solita storiella della prevenzione e della sicurezza, dietro il paravento della lotta all’evasione, la lotta contro il sistema, dello sgancio da esso, della decentralizzazione e dietro il paravento della “lotta ai furbetti”, il sistema si rinnova e introduce un nuovo modello di controllo totale sull’essere umano che non contempla ciò che sponsorizza, ma esattamente il contrario.

Naturalmente, questo processo si lega alla digitalizzazione della persona umana; e dunque, l’identità digitale, seguita da un portafoglio digitale, e magari, un passaporto vaccinale. Il tutto, inserito all’interno di una blockchain, appunto, cioè una sorta di registro, di database, di mente alveare dove l’essere umano e il creato stesso, vengono tokenizzati. E abbiamo visto proprio qui sul blog e nel libro che ho pubblicato, come la Banca dei Regolamenti Internazionali, la banca centrale delle banche centrali cioè quella che le controlla tutte, abbia operato in tal senso, creando il BIS UNIVERSAL LEDGER, ossia, la vera e propria blockchain universale.

Per chi non ne fosse a conoscenza, il processo di tokenizzazione non è altro che la rappresentazione digitale di un asset (bene o risorsa sia tangibile che intangibile). Quindi, trasformare un asset in un token, ovvero in un oggetto digitale, fa sì che sia possibile archiviarlo, scambiarlo, cederlo o venderlo attraverso il registro distribuito della blockchain. In sostanza, le persone, così come le cose, diventeranno una sorta di codici a barre, come ci aveva detto nel 1984 Derek Holland nel saggio intitolato “The Electronic Nightmare – Un segno dei tempi: elettronica, finanza e controllo sociale”.

Si pianificano delle crisi per poter giustificare il cambio sistemico. Uno schema già visto, ma in pochi lo sanno, in quanto, ad esempio, non è stata riservata molta pubblicità (si capisce) a James Kwak e Simon Johnson, autori del celebre saggio “13 Bankers” uscito a marzo 2010, nel quale hanno dimostrato come, nonostante la crisi globale in corso, il 3 gennaio 2009 fece la sua comparsa sul mercato il primo bitcoin, spopolando poco dopo e promosso come via d’uscita dal sistema attuale. Creano il problema e danno la soluzione. Non è né una dedollarizzazione (che di fatto non c’è) né il crollo degli USA o altre chiacchiere da bar come queste, semplicemente, è il potere del dollaro che cambia pelle.

Non dobbiamo dimenticare il terrorismo ambientale. Si verificheranno avvenimenti che richiameranno l’attenzione su questo tema. Credo sia possibile immaginare degli scenari in cui si verificheranno dei disastri (indotti) a livello ambientale e climatico che possano giustificare misure restrittive atte a limitare l’uomo. La maggioranza della massa crede che calamità naturali, incendi e altre situazioni analoghe siano il frutto della casualità; tuttavia, nulla accade mai per caso, tanto più in questo campo.

Sul piano “politico” si assisterà ad un ridimensionamento dell’emisfero USA che, come ci rese noto Kissinger, deve fare da ponte per l’ascesa della Russia e della Cina, in seno all’avanzare dell’Eurasia, in sostituzione dell’Europa, il cui smantellamento, seppur lento, continua ad avanzare senza sosta. Questo, naturalmente, andrà avanti anche attraverso il continuo sincretismo delle etnie che spazzerà via ogni traccia di cultura, tradizione e radici europee (e non solo, ma anche quelle degli altri) in funzione di una nuova “razza” (come la definì Kalergi).

Il ben noto Dugin, di cui ho parlato nel libro appena uscito, continua a fomentare, insieme ad altri intellettuali cosmopoliti di una presunta e falsa Destra, la guerra civile in Europa non per abbattere il potere costituito (che è lo stesso che controlla la Russia) ma per far sì che le etnie europee, come egli ha scritto nei suoi testi, spariscano.

Risulta spiacevole constatare come tale atteggiamento venga visto con favore da moltissime persone qui in occidente, così come è agghiacciante il fatto che nemmeno il comportamento della Russia nei confronti della Siria sia riuscito ad instillare il dubbio nei più irriducibili sostenitori di Putin sul fatto che la Russia sia al servizio della grande usura. Questo descrive esattamente come l’idealizzazione di Putin a eroe vada ben oltre il mero tifo da stadio, ma varca le soglie di una fede religiosa, alla stessa stregua dei sostenitori di Trump.

C’è da avere paura. Personalmente, non mi spaventa tanto ciò che può arrivare dall’alto, tanto quello che può arrivare da chi abbiamo intorno e la storia recente lo ha ampiamente dimostrato, e lo dimostra tutt’ora.

Noi, qui, non avevamo bisogno di ulteriori prove, la quantità di esse a riprova del vero ruolo della Russia di Putin come creatura primaria della grande usura sono infinite, tuttavia è grave constatare come nemmeno le azioni più spregiudicate non servano a far riflettere i molti che si fanno portatori di questa fede.

Per quanto riguarda Trump, la cui imminente amministrazione pullula di elementi provenienti dall’alta finanza internazionale (come nell’amministrazione precedente, con l’aggiunta del Transumanista Musk) e dal World Economic Forum (non diversamente da Putin, si veda il caso Herman Grief e gli altri di cui abbiamo parlato qui sul blog)ha già iniziato a lavorare per accelerare (come dappertutto del resto)sull’implementazione di sistemi di Intelligenza Artificiale, la trasformazione del comparto finanziario americano attraverso la promozione di un sistema basato sulle criptovalute ecc, nonché l’attuazione di una politica di “pace” come da copione, che non farà altro che favorire, attraverso strade tortuose, come abbiamo detto, il “blocco” dei BRICS.

È cosa nota che il livello di implementazione dell’Agenda nei paesi BRICS è in stadio più avanzato che in Occidente, pertanto, ci viene chiesto, in sostanza di adeguarci, e i vari burattini come Trump, Trudeau, Macron, Meloni e via via tutti gli altri camerieri dei banchieri occidentali, stanno lavorando per questo.

Sul piano della guerra, non credo ci sarà alcun conflitto globale per come lo intendono i più, ossia sulla falsa riga delle due Guerre Mondiali, né tanto meno una guerra nucleare che non conviene a nessuno, nemmeno ai lorsignori. Allo stato attuale, è facile pensare ad un aumento dei conflitti a bassa/media intensità, prodromici a dei riassetti “geopolitici” che altro non faranno che favorire la trasformazione degli equilibri globali in funzione di un nuovo disegno di cui, anche in questo caso, aveva già parlato Kissinger nel suo “World Order” a suo tempo, che vede la divisione del mondo in tre blocchi (Eurasia, Panafrica e America)uniti sotto un unico governo mondiale di stampo sinorusso, una sorta di Unione Sovietica 2.0 su scala globale, al centro di un comunismo tecnocratico e, per citare ancora Derek Holland e il termine da lui coniato, “Tecno – Marxista”.

La guerra totale, quindi, è un semplice strumento di dominio, quello della paura, la volontà di tenere sotto scacco l’umanità sul piano emotivo e psicologico. Essa è, contrariamente a quanto si crede, l’ultima spiaggia, nel caso i lorsignori dovessero realmente trovarsi di fronte ad un’umanità pronta a non sottostare alla loro volontà. Ciò che realmente vogliono è il nostro consenso, e questo credo sia ormai ben chiaro. È dal 12 marzo 1947 che si parla di un possibile terzo conflitto globale, e magari nucleare, ci hanno basato la narrativa della paura da allora, ossia da quando il presidente americano Truman enunciò la Dottrina che porta il suo nome, giorno considerato come la dichiarazione formale della guerra fredda. Se l’avessero voluta davvero una guerra tra i blocchi, l’avrebbero già fatta deflagrare da un pezzo.

Se non lo hanno fatto ci saranno dei motivi, di cui il più semplice: USA e Russia sono creature gemelle, governate dallo stesso potere e che rispondono ad un unico padrone. Oggi come allora; allora come oggi. Lo abbiamo visto ampiamente qui sul blog.

Tutto questo, è esattamente ciò che serve in ottica mondialista. Siamo già dentro il mondialismo, è solo questione di tempo prima che diventi a tutti gli effetti, sistemico. La Road Map, dunque, è bella che chiara nonostante i proclami della cosiddetta informazione alternativa che parla di una nuova età dell’oro.

Povero mondo, viene da dire, in quanto questa presunta “nuova età dell’oro” non è altro che l’atto finale di quella che il grande Ezra Pound definì “La guerra del sangue contro l’oro” in cui i signori dell’oro, vincono sull’essere umano. E fu proprio Pound a scrivere che «Una chiesa universale degli usurai sarebbe un’alternativa molto squallida alla religione.» Sono in pochi ad aver compreso il vero significato di queste parole, le quali definiscono esattamente le porte che stiamo varcando e la società mondiale che si sta venendo a creare. E che cos’è questa società mondiale?

A questa domanda, vorrei rispondere con tre brevi estratti del mio saggio da poco uscito che credo possano dare un’idea ancora più chiara non soltanto su questo tema, ma anche su altri…

Estratto 1:

«…una società distopica, tecnocratica, di stampo collettivista, dove il materialismo dialettico si trasforma in materialismo esistenziale, dove il ribaltamento valoriale che abbiamo menzionato in precedenza spersonalizza l’uomo, il quale accetta il dominio della tecnica che, al suo apice, arriva a sostituirsi a Dio, specie grazie all’eugenetica e all’Intelligenza artificiale che a sua volta diviene sempre più preponderante nella vita di tutti i giorni. Insomma, il sovvertimento in atto, pone le basi per una vera e propria guerra spirituale. La società del prossimo futuro, sarà composta da automi fatti in serie che dovranno accettare di essere dominati dal nuovo Dio, il progresso, dove tutti saranno dipendenti dalla tecnologia, asserviti al sistema, dotati di identità digitale, portafoglio digitale, valuta digitale, costantemente in debito (come sempre stato) con il sistema bancario, vaccinati, profilati, spogliati della proprietà privata, super controllati, rispettosi delle quote di Co2 da non superare nel rispetto dell’ambiente, in funzione di continue limitazioni alla vita e alla libertà, in quanto l’uomo viene considerato alla stessa stregua di un virus…»

Estratto 2:

«…ogni cambiamento posto in essere nell’epoca odierna, non viene visto come un attacco all’umanità, bensì come un qualcosa che, in un modo o nell’altro, è positiva, o comunque prodromica ad un benessere e ad un progresso che in realtà non esistono. Il progresso attualmente, sta facendo in modo di far regredire la persona umana e la sta alienando sempre di più da tutto ciò che è reale, vero, tangibile. La digitalizzazione, dietro il paravento della comodità, prende il sopravvento e fa si che l’uomo, dalle cose più piccole, a partire dal quotidiano, si interfacci sempre di più con la macchina in ogni sua forma, e meno con gli altri esseri umani e con il creato. La destinazione finale? Il prevalere dell’intelligenza artificiale su quella umana. Il relativismo assoluto imperante, ha contribuito a cancellare anche il concetto di verità, in quanto, se ogni cosa è liberamente interpretabile, allora anche la verità lo è, nonostante tutti i fatti e le prove che una persona può apportare. Ed è in questo modo che il potere della grande usura si prende gioco dell’umanità intera, poiché l’uomo non conosce più verità, ma solo una facciata dai mille colori che cambia forma come fosse un caleidoscopio…»

Estratto 3:

«…sappiamo dell’esistenza di un Agenda, la quale va ad intaccare ogni emisfero della vita umana, tuttavia, ciò che risulta di difficile comprensione è che questa non trova opposizione da parte di nessuno. La Sinistra internazionale spinge sul fenomeno Gender, la propaganda Woke, l’immigrazione, la normalizzazione della pedofilia e invoca misure sempre più restrittive nei confronti dell’essere umano in relazione al cambiamento climatico. La Destra internazionale spinge sul piano della sicurezza, del controllo sociale, sul concetto di Smart Cities, la digitalizzazione della persona umana, cavalca l’onda del sovranismo chiedendo a gran voce un rafforzamento dei poteri dello Stato (come i partiti cosiddetti antisistema), il quale però, non è altro che un apparato coercitivo che funge da amministrazione del potere della grande usura. Sono due facce della stessa medaglia. Entrambe le parti, applicano direttive diverse della stessa Agenda (talvolta anche le stesse), convergendo poi verso un unico punto d’incontro: l’eugenetica. Intervenire sul costrutto organico dell’essere umano è prerogativa della nuova società mondiale…»

Siamo giunti alla fine dell’articolo, e vorrei precisare che questo non è il frutto di premonizioni o chissà cosa, ma semplicemente un’analisi che si basa su fatti e prove reali, tangibili, scevre da ideologie o appartenenze politiche dalle quali sono sempre stato distante. Vedremo quale delle cose che ci aspettano si verificherà per prima, una sola? Tutte? Nessuna? Chi può dirlo? Ma la strada è questa, ed è stata tracciata da un pezzo.

Io spero che questo articolo arrivi il più lontano possibile, e mi auguro che coloro che lo leggeranno e che ancora nutrono speranza in certi burattini e che pensano che i cosiddetti salvatori propagandati da questa controinformazione di regime siano la soluzione, si pongano delle domande. E se nemmeno questo dovesse bastarvi, allora forse dovreste ascoltare il discorso di Putin alla recente “Conferenza Internazionale sull’Intelligenza Artificiale” che si è tenuta dall’11 al 13 dicembre, in cui i temi trattati sono: Intelligenza Artificiale, Agenda 2030 e Quarta Rivoluzione Industriale. Ascoltatele attentamente…

Il link al portale ufficiale del Cremlino e al filmato completo divulgato anche su YouTube li trovate qui:

Di seguito potete visionare gli estratti sottotitolati in Italiano.

SIPARIO…

14 risposte a “2025: IL MONDO CHE CI ASPETTA”

  1. Avatar inventive19afdb4a05
    inventive19afdb4a05

    La ringrazio per le anagrafici che condivido in toto. Mi piacerebbe riuscire a trovare delle soluzioni per “scendere dalla giostra”. Il disfattismo, spesso mi assale e mi impedisce di vedere un futuro diverso; resto una idealista e spero di poter incontrare (non solo virtualmente) una comunità con la quale “passare al bosco”. Vivo in provincia di Roma e sarei lieta di venire a stringerLe la mano qualora facesse delle conferenze in zona. Grazie e buon anno nuovo, Daniela Di Lanno

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    1. Buonasera Daniela, innanzitutto la ringrazio di cuore per le bellissime parole che ha usato nei miei confronti. In secondo luogo, ho affrontato il tema dell’autodeterminazione e dell’uscita dal sistema nell’articolo intitolato “Colpirli al cuore”. Se non lo ha letto le suggerisco di dargli uno sguardo. Appena potrò, comunque, farò un articolo interamente dedicato a questo tema.
      Per le conferenze, vorrei tanto poterlo fare, e lo farei se non fosse che purtroppo non viene concesso molto spazio a chi non è allineato né da una parte né dall’altra, il caso Pucciarelli credo sia molto esaustivo…
      Tuttavia, nel caso riuscissi a trovare persone disposte ad organizzare una conferenza, sarò ben lieto di venire e fare la sua coscienza.
      Non si faccia prendere dallo sconforto, per quanto le cose possano essere difficili, non dobbiamo cedere. Non dobbiamo cadere nell’immobilismo e dargliela vinta.
      Dobbiamo resistere…

      Un caro saluto e a presto.

      Fox Allen

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      1. Avatar inventive19afdb4a05
        inventive19afdb4a05

        Ho letto con interesse il suo blog. Condivido il pensiero, ma appartengo al gruppo di persone che ritengono inuattuabili determinate strategie perché manca la condivisione delle stesse, a livello sociale. Anche volendo uscire dalla schiavitù delle banche ed applicando un modello economico basato sulle gilde medievali o corporazioni, trovo impossibile sganciarsi totalmente dal “sistema”. Ho fatto delle scelte di vita anticonformiste, proprio per cercare di essere libera, ma per quanto cerchi di affrancarmi, inevitabilmente sono soggetta a quanto deciso dai plutocrati. Rinnovo l’augurio di incontrarla e per ora la seguo qui e su X (LaDany@DdlDaniela2).

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      2. Ciao Daniela! Piacere di leggerti anche qui! Allora, esistono realtà alternative che funzionano realmente. Quelle di cui ho parlato nell’articolo menzionato, come ad esempio il modello dell’Itacah Hours, a New York contro il quale la stessa Federal Reserve non si è potuta opporre. È tutt’ora in vita, così come altri sia nel resto del mondo come in Italia, la quale per altro, è stata capostipite con il grande Auriti e l’esperimento del Simec. Esiste anche una procedura legale tramite notai che permette di staccarsi completamente dal sistema. Si tratta solo di organizzarsi bene e con le persone giuste. Queste esistono e funzionano, ne ha parlato anche Davide Rossi nel suo ultimo libro “Le vie della libertà” dove affronta questi temi. Non condivido proprio tutto ciò che ha scritto nè la piega che ha preso ultimamente, tuttavia porta esempi chiari di comunità alternative e sistemi staccati dal sistema che funzionano. L’autodeterminazione è stata riconosciuta da Pound ad Auriti e via via i pochi altri che hanno davvero combattuto contro il sistema, come l’unico modo per uscire da esso.

        Un caro saluto e a presto.

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  2. Buonasera Fox,

    volevo portare alla sua conoscenza, se non ne ha mai sentito parlare, che c’è stato un politico del partito Democratico americano lontano parente del generale Patton, che si chiamava Lawrence Patton McDonald che denunciava pubblicamente il NWO sin dalla metà degli anni ’70 e aveva previsto, citando le sue stesse parole pronunciate durante una lunga apparizione televisiva al programma della CNN “Crossfire” del 1983 dove fu inevitabilmente ridicolizzato dai 2 conduttori, in particolare uno, “uno spostamento a sinistra sullo spettro politico sulla strada verso il governo mondiale”. Larry McDonald, per gli amici, morì in circostanze misteriose il 1 settembre 1983 quando l’aereo di linea su cui era imbarcato fu abbattuto da un caccia militare in seguito ad un, a tutt’oggi, inspiegabile sconfinamento nei cieli dell’Unione Sovietica. Per la cronaca, McDonald scrisse la prefazione del libro di Gary Allen “The Rockefeller File”.

    Le metto il link della trasmissione della CNN citata in precedenza ed altri link relativi ad alcune delle sue denunce pubbliche più interessati, e che potrebbero essere eventualmente valide fonti per la stesura del suo nuovo libro.

    Anticipo, non senza aver documentato con l’ennesimo link, che sullo stesso volo doveva essere imbarcato anche l’ex presidente Richard Nixon, prenotazione che cancellò all’ultimo minuto su imbeccata della CIA, notizia data al telegiornale dopo il tragico incidente e mai più trasmessa.

    Per chi avesse difficoltà a comprendere l’inglese, è sufficiente che attiviate i sottotitoli di YouTube. In alto a destra, dopo aver tappato, compare il simbolo esagonale, sottotitoli>>traduzione automatica>>italiano.

    Larry McDonald su “Crossfire” CNN 👇

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    Denucia pubblica

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    Denuncia pubblica

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    1. Buonasera Marco. Ti ringrazio per il tuo preziosissimo contributo, tutto ciò che può ampliare l’informazione è sempre ben accetta. Conosco bene la figura di Larry Mcdonald, proprio per la ragione da te menzionata. Non solo ha scritto la prefazione di The Rockefeller File di Allen, ma ne ha contribuito alla stesura. Mcdonald era tra gli informatori di Gary Allen. Curiosamente, come hai detto te, Nixon non salì su quel volo… coincidenza? Noi pensiamo di no. A pensare male si fa peccato, ma spesso è volentieri ci si azzecca… spero che le persone che leggeranno il tuo commento approfondiscano il tema e si rendano conto… perché quell’uomo (come altri) aveva tutte le ragioni del mondo. Ma era scomodo…….

      Un caro saluto!

      Fox Allen

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      1. Volevo aggiungere un’ultima cosa inerente i motivi che avrebbero portato alla morte di Larry McDonald, di quanto fosse scomodo, e di un eventuale coinvolgimento della CIA nel suo assassinio, e qui gli indizi cominciano ad essere troppi.
        C’era un uomo che ha coperto un incarico di rilievo nell’ambito della Federal Aviation Administration come ispettore/investigatore, e che ha condotto una decennale battaglia, anche nelle aule di tribunale, contro la corruzione del governo federale. Quest’uomo si chiamava Rodney Stich (troverà la sua scheda su Internet) ed è stato forse l’uomo, che più di ogni altro negli Stati Uniti, ad aver avuto contatti diretti con whistleblower della CIA. Ha pubblicato diversi libri sulla base delle sue indagini ufficiali ed ufficiose, non sto a citarli tutti, ma uno solo, quello più esposivo, che si intitola “Defrauding America: a pattern of related scandals: makes the Godfather saga pale by comparison: dirty secrets of the CIA and other government operations”, dove si narrano le attività criminogene della CIA, delle porcate inenarrabili. Nel libro si parla anche di un’unità di controspionaggio della CIA voluta fortemente dal presidente Harry Truman agli albori della sua fondazione, nel lontano 1947. Quest’unità denominata “Pegasus”, fu per l’appunto creata all’interno della CIA all’insaputa della CIA stessa, con il compito di raccogliere tutte le prove degli illeciti dell’agenzia da passare segretamente ai presidenti di turno. Quest’attività di documentazione andò avanti fino a John F. Kennedy, quando in seguito al suo assassinio, l’unità subì una battuta di arresto. Dopo aver preso atto dell’inaffidabilità dei presidenti seguenti e di quanto fossero asserviti ai poteri forti, più dei precedenti, l’unità composta per gran parte da ufficiali dell’Intelligence della Marina, rimase inattiva per diverso tempo fino a quando non decisero di riorganizzarsi e di andare in clandestinità, “tradendo” la presidenza degli Stati Uniti. Appurato che non c’era più modo di fare gli interessi nazionali affidandosi alle Istituzioni governative, l’unità Pegasus divenne a tutti gli effetti un gruppo autogestito di “cappelli bianchi” (altro che QAnon) che di anno in anno si prodigarono nella raccolta di informazioni compromettenti per il governo federale fino al tragico epilogo, quando furono scoperti e cito le testuali parole di un suo membro, un colonello, “sistematicamente sterminati”. L’unità Pegasus fu completamente annientata da fazioni della CIA ed altri gruppi d’Intelligence. Uno dei pochi sopravvissuti, il colonello in questione di nome Trenton Parker, e whistleblower principale di Rodney Stich, ad un certo punto nomina il deputato Larry McDonald. Raccontò a Stich che McDonald fu confidenzialmente avvicinato dall’unità in quanto unico politico con gli attributi, a cui passarono dal 1976 al 1982 tonnellate di fascicoli sulla corruzione della CIA e di altre figure governative, tra cui il traffico di droga gestito dalla medesima agenzia (ne avrà certamente sentito parlare, ii giornalista investigativo Gary Webb fece scoppiare uno scandalo nel 1996, e fu successivamente trovato morto con 2 colpi di arma da fuoco alla testa, archiviato come suicidio). Il colonello Trenton Parker dell’unità Pegasus, proseguendo nel suo racconto, disse a Stich che McDonald fece il grosso errore di dire alla stampa che al suo rientro dall’Estremo Oriente avrebbe rivelato, all’America e al mondo e con prove alla mano, come la CIA avesse le mani in pasta fin dal 1963 nel traffico di droga, in particolare dal Sudest asiatico. McDonald non fece più ritorno e il resto è storia.
        Il libro di Stich “Defrauding America” è leggibile a pagamento su Internet Archive. Le informazioni che ho riportato le può trovare alle pagg. 316 e 317, tra l’altro si menziona anche l’omicidio Kennedy e di come la sua intenzione di ritirare le truppe dal Vietnam prima che si arrivasse ad una escalation vera e propria, stava mettendo a repentaglio gli introiti colossali derivanti dal traffico di stupefacenti. La CIA ha sempre negato a Stich l’esistenza di quest’unità, ma la tenacia di quest’uomo nell’esporre la corruzione sistemica delle Istituzioni, ha costretto la CIA alla desecretazione di un documento che dimostra che l’unità Pegasus è veramente esistita “Pegasus Unit”, che il colonello Trenton Parker nato a Denver in Colorado nel 1945 ne ha fatto parte, nome in codice “Pegasus 222”, e nel documento che può leggere in chiaro, non a pagamento a pag. 310, vengono menzionati tutti i suoi nulla osta di segretezza. Giustamente Stich avendo sbugiardato la CIA grazie al documento in questione, in fondo al documento scrive che la menzogna è la pratica standard della CIA.
        Può visualizzare tutto il libro gratuitamente per poche ore tappando su “borrow” ed iscrivendosi col suo account Google, dimodoché può verificare le informazioni che ho inserito. Mi scuso per il commento eccessivamente lungo, e volevo fare presente che i link su Larry McDonald del commento precedente non risultano attivi, almeno a me, non so se è un mio problema.
        Grazie per la pazienza.

        Defrauding America Internet Archive

        https://archive.org/details/defraudingameric00stic/page/296/mode/1up

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  3. Visto che li ho citati:

    Rodney Stich – come fa il governo americano a silenziare così tanti testimoni

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    Gary Webb – CIA – cocaina/crack e proventi ai Contras nicaraguensi

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    E l’ex detective della narcotici di Los Angeles Michael Ruppert quando affrontò il direttore della CIA John Deutch sul coinvolgimento dell’agenzia nel traffico di stupefacenti, anche lui trovato morto suicida.

    Ora chiudo per davvero

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    1. Buongiorno Marco, non ti preoccupare, sentiti libero di postare tutto il materiale che ritieni più opportuno senza problemi. Per il resto, anche se la vulgata parla di suicidio io sinceramente non ci ho mai creduto come penso non lo abbia fatto qualsiasi persona, secondo me, di buon senso quando si ritrova a leggere di fatti del genere……

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  4. Documentario di “60 minutes” – “The CIA’s Cocaine” del 1993.Parlano il giudice distrettuale degli Stati Uniti Robert Bonner ed ex capo della Drug Enforcement Administration, Annabelle Grimm Weldon ex agente speciale della Drug Enforcement Administration e l’allora presidente della “Select Intelligence Committee” del Senato degli Stati Uniti, Dennis DeConcini.A scanso di equivoci, non siamo nel campo della teoria della cospirazione ma di fatti documentati, nella fattispecie la CIA fu pizzicata mentre introduceva sul mercato americano insieme alla Guardia Nazionale Venezuelana una tonnellata di cocaina che di fatto ha raggiunto le strade e i consumatori. La CIA si è giustificata dicendo che era un’operazione sotto copertura per conquistare la fiducia dei narcotrafficanti, al fine di raccogliere informazioni più specifiche sui flussi del narcotraffico e requisire in futuro carichi ancora più grandi, cosa che è stata smentita dal giudice Bonner e dall’agente speciale della DEA Annabelle Grimm Weldon, perché di fatto alcun carico è stato sequestrato in seguito a questa operazione e nessuna informazione d’Intelligence è stata acquisita.Il concetto è questo:ogni anno il Congresso degli Stati Uniti stanzia centinaia di milioni di dollari alla comunità d’Intelligence, CIA inclusa, e alla Difesa in generale, soldi dei contribuenti che se impiegati sia dentro che fuori il perimetro istituzionale in linea teorica lasciano sempre una traccia, a maggior ragione se l’impiego è illecito non è buona cosa farne uso. Come fare per finanziare operazioni illegali come, per esempio, il supporto a gruppi rivoluzionari armati in lotta contro regimi non graditi al governo degli Stati Uniti? Semplice: scendere nel sottobosco della società civile e stringere alleanze con la malavita per spartirsi la torta di traffici altamente remunerativi, riciclarli e destinarli alla causa attraverso banche sotto il loro controllo. E’ raro che vengano impiegati agenti veri e propri, ma generalmente ci si affida alla malavita locale presentandosi sotto falsa identità e attraverso intermediari, per esempio contractor, in modo da rendere difficile risalire alla fonte originale, un vero e proprio gioco di scatole cinesi. Non è inusuale che un subappaltatore per conto di un determinato servizio d’Intelligence sia del tutto ignaro della natura illecita dell’operazione in essere, dato l’elevato livello di compartimentazione presente nei servizi segreti.La stessa cosa fu fatta in Italia quando fu infiltrato il Movimento studentesco del ’68 allo scopo di infondere la cultura dello sballo attraverso il consumo di eroina, che fu introdotta sapientemente negli ambienti giovanili per distruggere un’intera generazione di giovani.L’argomento è stato trattato in un documentario eccezionale di Rai Storia diversi anni fa da Giovanni Minoli, ovviamente a notte fonda, non sia mai che gli italiani si sveglino, denominato “Operazione Blue Moon – Eroina di Stato” dove parlano il giudice Guido Salvini che indagò anche su Piazza Fontana, un magistrato francese, Roberto Cavallaro testimone diretto dell’operazione ed altri.Oggi servizi d’inchiesta come questi sono impossibili.Più tardi pubblicherò un ultimo commento sul tema e credo che il materiale sia sufficiente per suscitare la dovuta repulsione.

    P.S. I link da me inseriti, una volta moderato e accettato il messaggio, mi compaiono come “Play video on YouTube” ripetuto più volte ma di fatto non è associato alcun URL.

    The CIA’s Cocaine di 60 minuteshttps://youtu.be/IF-IYdsFGrw?si=ZeHjjVhvfQ2mWVfh

    Operazione Blue Moon di Rai Storiahttps://youtu.be/lPs3XOvOvj8?si=ucZC7mQR-6bsH7TZ

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    1. Marco, è davvero un piacere leggerti, credimi! 60 minutes lo custodisco in un DVD che mi era stato girato da un caro amico che si era appassionato a questi temi e con il quale ho avuto modo di intrattenermi più volte. Un capolavoro d’inchiesta che non ha nulla a che vedere con cospirazioni ecc, questa è una parola inventata per etichettare la maggioranza (non tutto perché esiste anche una certa controinformazione/disinformazione dilagante come ben sai) dei fatti che delineano determinate verità che vengono costantemente omesse. Curioso poi, come giustamente hai detto te, il fatto che ormai, certe cose non si fanno più… la risposta, per quanto riguarda il mio modesto parere, è che non c’è veramente più nessuno (o quasi) che nutre interesse per la verità “ad ogni costo”, per citare Ezra Pound.
      Aggiungo che le stesse dinamiche inerenti i fatti da te menzionati, si sono svolti anche in quello che è sempre stato erroneamente identificato come “blocco contrapposto” Russia/Cina ecc… nel senso che gli USA (grazie alla CIA e non solo) hanno sviluppato un traffico di droga gestito in sinergia con le loro creature satelliti Russia, Cina e Cuba (sempre all’ombra delle false opposizioni) in tutto il mondo occidentale. Se non lo conosci ti suggerisco la lettura di “Red Cocaine” di Joseph D. Douglass, non è mai stato tradotto in italiano, ma se leggi l’inglese fidati, è da leggere… tutto questo per dire che da Nord a Sud e da Est a Ovest, attraverso le più disparate strategie, hanno costruito una macchina che non è funzionale solo al denaro, non è quello lo scopo, ma infiltrare, manipolare, distruggere e annientare civiltà, popolazioni (e più precisamente la persona umana) in funzione dei loro obiettivi…

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      1. Sì, è vero, traffico di droga non solo per profitto e finanziamento ma per destabilizzare e corrompere.
        Nel documentario “Operazione Blue Moon – Eroina di Stato”, Roberto Cavallaro del SID – Servizio Informazioni della Difesa – racconta al min. 17:07 come nell’incontro avvenuto sui Monti Vosgi in Francia dove si doveva dare inizio alla diffusione dell’eroina in Italia, oltre alla presenza di esponenti dei servizi segreti occidentali, vi fosse anche la presenza di quelli del blocco orientale, cosa che lo stupì parecchio e che dimostra che per certe operazioni e ad determinati livelli non esiste una vera contrapposizione, e che la contrapposizione sbandierata ai quatro venti sui palchi della geopolitica internazionale e nei media non è altro che un gioco delle parti, come quello attuale, d’altronde, BRICS vs Nato. Se ci si riflette, è allucinante, tutto artefatto, un film dove lo sceneggiatore conosce già l’epilogo perché è lui a scriverne il copione e ciascuno recita un ruolo.
        Il modo migliore per prevedere il futuro è inventarlo.
        Che full immersion, direi che può bastare.

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      2. Quoto tutto quello che hai scritto. È sempre lo stesso modus operandi, per vie diverse, che mette in scenda uno spettacolo (teatro) al quale tutti devono credere, ma che in realtà è all’esatto opposto di tutto ciò che viene mostrato alla massa… per questo la ricerca della verità costa fatica, impegno e dedizione, ma è anche vero che secondo me a certe cose, (specie palesi come sono oggi) ci si può arrivare anche con la logica… spesso sono stato criticato per aver detto che la verità non è per tutti… ma duole ribadire che purtroppo è così… anche perché, la verità è una scelta… si sceglie da che parte stare e in funzione di questa si agisce… e credo che questo la dica lunga sulla condizione globale attuale………

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  5. Quanto sto per sottoporvi è un documento, che è bene specificare, non si sa se sia autentico o meno, che Raymond D. Kohlman dello studio legale di Raymond D. Kohlman, Giamaica, New York, ha reso di dominio pubblico successivamente alla firma riportata in calce del 27 agosto 1999 e che, benché gravino dubbi sulla sua autenticità, merita comunque di essere portato all’attenzione di tutti perché il contenuto concorda con le informazioni circostanziate raccolte dall’ex ispettore ed investigatore della Federal Aviation Administration, Rodney Stich, nella sua monumentale opera “Defrauding America, A Pattern of Related Scandals, Dirty Secrets of the CIA and other Government Operations – Expanded Second Edition”, da me precedentemente citata in merito alla storia dell’Unità Pegasus e alle operazioni criminali della CIA e di altre realtà associative del governo degli Stati Uniti. A relativo supporto di questo documento presumibilmente vero (o presumibilmente falso), si vuole evidenziare che Rodney Stich non ne è mai venuto a conoscenza, non avendolo mai citato o riportato in toto o in parte in nessuna delle sue opere di denuncia pubblica. Ci si chiede, infatti, come sia possibile che i fatti specifici narrati da Stich nei capitoli “Iran-Contra”, “CIA and DEA Drug Trafficking” e “The Clinton Gang” di un libro che è antecedente di anni rispetto alla divulgazione del documento in questione a lui ignoto e che si vuole fare passare per falso, siano coerenti con il documento stesso. Il documento non è emerso attraverso il regolare canale istituzionale del Freedom of Information Act, ma ottenuto attraverso un canale riservato da quel Raymond D. Kohlman, avvocato, citato in precedenza. Il documento è un affidavit, una testimonianza giurata in forma scritta dell’ex direttore della CIA William Casey controfirmata dall’ex presidente degli Stati Uniti Richard Nixon sul coinvolgimento della CIA e di altre entità e soggetti nel narcotraffico. Si discute da anni, in tutte le sedi, anche istituzionali e sul web troverete parecchia documentazione di commissioni d’inchiesta del Congresso americano, se la CIA sia mai stata coinvolta in questi traffici al fine di finanziare operazioni d’Intelligence e attività varie, che per la loro natura criminogena, mai avrebbero potuto essere supportate dal Congresso americano, e la risposta è sì! Ci sono sufficienti indizi e prove, anche da parte di giornalisti investigativi ed ex ufficiali operatori della CIA come Victor Marchetti e Philip Agee che si dimisero dalla CIA sbattendo la porta, che la CIA, all’occorrenza, per finalità geopolitiche, si è alleata con la mafia e i cartelli della droga sudamericani per tutelare interessi comuni senza fare troppo rumore, una zona grigia dove i contorni della legalità si sfumano, e dove pochi hanno avuto il coraggio di investigare e dove, altresì, viene opposto un muro di gomma fatto di intimidazioni, ostruzionismi ed insabbiamenti. Si vuole infine evidenziare che il documento è stato oggetto di un procedimento giudiziario, che descriverò sommariamente più avanti, quando alcuni parenti di un personaggio all’epoca della denuncia defunto e menzionato nel documento come persona presumibilmente coinvolta in questi traffici, hanno citato in giudizio la CIA e l’esercito degli Stati Uniti per frode ai danni del loro congiunto.

    [Procedo alla traduzione]
    [Breve introduzione dell’avvocato Kohlmam]
    AFFIDAVIT DI RAYMOND D. KOHLMAN
    Io, Raymond D. Kohlman, dichiaro sotto giuramento quanto segue al meglio delle mie conoscenze, dei miei ricordi e convinzioni:
    1. Il documento allegato attribuito ad una dichiarazione di William Casey.
    2. Quando sono entrato in possesso di questo documento, Desiree Carone Ferdinand di Corrales, New Mexico, mi disse che aveva parlato con Ted Shackley, ex vicedirettore associato delle operazioni presso la Central Intelligence Agency, e di inviare immediatamente il documento all’FBI e al consigliere generale della CIA, cosa che ho fatto. Ciò è stato fatto più di cento giorni fa e non ho ricevuto alcuna risposta.
    3. Sono a conoscenza delle informazioni contenute nella dichiarazione di Casey, e posso affermare che in questo periodo storico, la maggior parte del contenuto di questo documento può essere comprovato. Testimonierò il contenuto di questa dichiarazione giurata in tribunale.
    FIRMATO SOTTO PENA DI SPERGIURO NELLA PRESENTE DATA, 27 Agosto 1999.
    Raymond D. Kohlman, Esq.8 North Main Street Suite 215A Attleboro, Massachussetts 02703

    [Veniamo al documento]
    Il Direttore della Central Intelligence
    Washington DC 20505
    DICHIARAZIONE
    Io, William J. Casey, dichiaro quanto segue:
    trovo che la libertà è un bene inestimabile che richiede una vigilanza continua per garantirne la longevità. Fui assegnato all’Office of Strategic Services (OSS) a Londra, Inghilterra, durante la seconda guerra mondiale. Durante quel periodo, feci amicizia con un giovane soldato tedesco di nome Gunther Russbacher. Usai Gunther e molti altri prigionieri di guerra tedeschi antinazisti nelle operazioni OSS all’interno della Germania nazista. Sapevo che ciò violava la Convenzione di Ginevra. Non mi importava. La Convenzione di Ginevra non era altro che un insieme di norme che regolamentavano le atrocità commesse dall’uomo in nome dell’ideologia politica. Fare la guerra seguendo le regole, significa prolungare la sofferenza umana. La guerra aperta è l’ultima risorsa di una nazione civile e impone che sia usata con parsimonia. Le guerre devono essere invece combattute brutalmente, utilizzando tutti gli strumenti e i trucchi disponibili. Gunther rappresentava lo strumento. Il trucco fu quello di ignorare la Convenzione di Ginevra. Dopo essere diventato Direttore della Central Intelligence (DCI) il 28 gennaio 1981, fui avvicinato e informato da William Colby, ex DCI. La mia storia con Bill Colby è nota. Colby mi informò, in via ufficiosa, di due operazioni che stava ancora conducendo in America Latina. Entrambe le operazioni avvennero all’insaputa e senza il consenso del Congresso degli Stati Uniti, del presidente Ronald Reagan e finanche dell’intero apparato d’Intelligence degli Stati Uniti. Colby descrisse le operazioni come “A-6” (RED MIST) e “A-7” (PROJECT SANDMAN). A-7 prevedeva operazioni più piccole. Mi fu detto che A-6 identificava individui specifici e l’intera minaccia comunista in America Latina. Alcune informazioni raccolte attraverso A-6 furono utilizzate nella TASK FORCE-157. Mi fu anche detto che A-7 era l’equivalente del “Programma Phoenix” in America Latina. Comportò l’assassinio di tutto l’apparato comunista in America Latina. Mi fu detto che Colby autorizzò le risorse coinvolte in A-6 e A-7 ad operare nel traffico di stupefacenti per finanziare entrambe le operazioni. Colby si impegnò in operazioni simili che conosco, ai tempi della guerra del Vietnam, per lo stesso motivo. Colby ammise candidamente di aver predisposto più di un milione di libbre di cocaina a Panama tra il 1° dicembre 1975 e il 1° aprile 1976. Ciò fu fatto con l’aiuto del nostro valoroso alleato, il generale Manuel Noriega. La cocaina fu trasportata in El Salvador, Costa Rica e Honduras tra il 1976 e il 1981. Colby in quel momento sedeva di fronte a me, con il cappello in mano, intenzionato a chiedermi un aiuto per l’allocazione della cocaina sul mercato americano.
    Mi fu detto che Colby si stava avvalendo di un nostro comune amico, il colonnello Albert Vincent Carone dell’Intelligence militare dell’esercito degli Stati Uniti, per predisporre A-6 e A-7. Al Carone è un patriota carismatico che il generale Joseph W. Stilwell ci presentò alla fine del 1945. Oltre alle solite qualifiche, Al Carone apportò allo sforzo anticomunista un legame diretto con il suo amico di lunga data, Vito Genovese. Genovese gestiva il gioco d’azzardo e il traffico di narcotici per conto della famiglia mafiosa di New York, di cui Al Carone era membro. Carone è un amico del fuggitivo internazionale Robert Vesco. Carone ha diverse fonti d’Intelligence anticomuniste che includono Maurita Lorenz, un’amica di Fidel Castro. Al Carone è il fratello minore del Dott. Pasquale Carone. Il Dott. Carone ha lavorato per la Central Intelligence riguardo ad altre questioni. Colby mi disse che i profitti della cocaina predisposta sarebbero stati riciclati attraverso Al Carone, la mafia di New York e Robert Vesco, e poi reindirizzati allo sforzo anticomunista attraverso Colby stesso. Dopo aver discusso con Al Carone, presi la decisione di trasportare la cocaina predisposta all’aeroporto di Mena, Arkansas. La Central Intelligence aveva utilizzato l’aeroporto di Mena in precedenti occasioni. In questa situazione contingente, lo strumento era rappresentato dalla cocaina. Il trucco consisteva nell’ignorare la legge ed evitare i controlli. Fummo aiutati nei nostri sforzi da William J. Clinton e William F. Weld. Nel 1984 tutta la cocaina predisposta arrivò all’aeroporto di Mena, e furono assicurati ulteriori carichi di cocaina. La cocaina fu trasbordata negli hangar quattro e cinque della base aerea di Ilopango, El Salvador. Il mio uomo di punta a Mena era Alder Berriman Seal (Berry Seal). Bill Clinton si è finora dimostrato prezioso nel contenere le indagini delle forze dell’ordine locali sull’attività d’Intelligence a Mena. Bill Weld, in qualità di assistente procuratore degli Stati Uniti, è stato incaricato di dirigere la divisione penale del Dipartimento di Giustizia. Ciò è stato deciso perché Bill Weld potesse supervisionare le indagini su Mena da parte delle forze dell’ordine federali. Il collocamento di Weld si è rivelato altrettanto prezioso. Ordinai a John Poindexter, Robert McFarlane e Oliver North di abbandonare i canali tradizionali e di utilizzare tutte le risorse disponibili, inclusa la mafia, per garantire l’arrivo della cocaina all’aeroporto di Mena. Gli arrivi avvennero in gran parte grazie allo sforzo del personale assegnato alla National Security Agency (NSA), e all’Army Security Agency (ASA). Gli uomini e le donne della NSA e dell’ASA accecarono i satelliti di difesa e la rete radar per consentire all’aereo di atterrare all’aeroporto di Mena senza essere rilevato. Le operazioni della NSA e dell’ASA erano denominate “SEA SPRAY” e “JADE BRIDGE”. Ho appreso che la lotta democratica per il Nicaragua e l’America Latina comincia a girare nella direzione giusta. Attribuisco questo successo ad A-6 e A-7 che Bill Colby ha avuto l’intuizione, la precisione e la spina dorsale di portare avanti. Prendo atto degli sforzi eroici di Al Carone, Bill Clinton, Bill Weld, John Poindexter, Bud McFarlane e Oliver North. Senza questi uomini, A-6 e A-7 non avrebbero mai potuto compiersi. La libertà è un bene inestimabile. La quantità di libertà di cui si gode è il risultato della quantità di vigilanza che si è disposti ad investire su di essa. Le mie azioni potrebbero essere classificate come criminali, per aver condannato innumerevoli americani alla dipendenza dalla droga. Non mi interessa. Tutte le guerre producono vittime. Generalmente, più la guerra è violenta, minore è la sua durata.
    Dovevo scegliere tra fare fronte ad una lunga guerriglia nel contesto della guerra fredda in America Latina, o di utilizzare tutti i mezzi disponibili per finanziare e condurre una guerra violenta di breve durata per la democrazia. Rimango sulle mie posizioni. Lo strumento era la cocaina. Il trucco stava nel capire che il tossicodipendente aveva la libertà di scegliere. Hanno scelto di drogarsi. Decisi di sfruttare questa loro condotta per finanziare la democrazia di cui godono tutti gli americani, per tenere gli americani al sicuro dalla minaccia comunista che bussa alla nostra porta di servizio in America Latina. Come al solito, il consumatore di droga darà un contributo alla società del futuro.
    Dichiaro sotto pena di spergiuro che i fatti di cui sopra sono veri e corretti al meglio delle mie conoscenze.
    Esecutivo dal:
    9 dicembre corrente 1986, McLean, Virginia. William J. Casey
    Richard Nixon testimone
    https://wikispooks.com/w/images/c/c8/Affidavit_of_William_Casey.pdf

    [Di seguito, la causa intentata in tribunale]
    Carone-Ferdinand contro la Central Intelligence Agency
    Corte distrettuale degli Stati Uniti, D. Columbia 27 febbraio 2001
    i querelanti “chiedono 38 milioni di dollari alla Central Intelligence Agency (“CIA”) e all’esercito degli Stati Uniti (collettivamente gli “imputati federali”) Robert Fuentes, Oliver North e James Robert Strauss per presunto furto di polizze assicurative, conti bancari e altri beni. I ricorrenti sostengono che gli imputati hanno consapevolmente dirottato i beni personali di Albert V. Carone, padre di Desiree Carone-Ferdinand, per uso proprio o di altre persone attraverso, tra l’altro, frode, furto e appropriazione indebita. Nello specifico, gli attori sostengono che gli imputati hanno adottato queste misure per insabbiare quella del Sig. Carone*233 partecipazione ad attività illegali sanzionate dal governo. Per le ragioni che seguono, la Corte ritiene che le affermazioni dei ricorrenti siano fittizie. Pertanto, il tribunale respingerà il ricorso per mancanza di giurisdizione ai sensi della norma federale di procedura civile 12(b)(1)”.

    In altre parole, procedendo nella lettura, i querelanti accusano gli imputati di aver voluto la morte di Albert Carone avvenuta nel 1990 per aver reciso i legami con la CIA e per essersi rifiutato di condurre ulteriori attività illecite a partire dal 1985, e di aver sottratto illecitamente e dilapidato il patrimonio della vittima per nascondere ogni coinvolgimento del governo con tali attività. La corte ha ritenuto i racconti dei querelanti poco attendibili di concerto con l’Affidavit dell’ex direttore della CIA William Casey, da me tradotto. Il documento mai sottoposto a perizia tecnica e ad un’eventuale controperizia, è stato ritenuto inattendibile sulla base di un’analisi superficiale “de visu” come alcuni errori di battitura e/o di ortografia rilevati, su una base logico deduttiva che difficilmente può accettare l’idea che personaggi di tale profilo istituzionale possano ammettere per iscritto crimini di tale portata, e perché un tale documento avrebbe dovuto seguire particolari procedure interne alla CIA perché potesse essere validato, che non risultano negli atti interni della CIA. La corte ha infine ritenuto di non dover procedere contro i querelanti per il reato di “concorso in scrittura creativa”, perché sostanzialmente non ne valeva la pena. Giusta sentenza o ennesimo insabbiamento? Non lo sapremo mai!

    P.S.
    L’avvocato Raymond D. Kohlman è stato chiamato come testimone dalla famiglia di Martin Luther King in merito al suo assassinio, in una causa civile intenta nel 1999 con lo scopo di ribaltare la vulgata ufficiale perché a quanto pare Kohlman ha condotto delle indagini personali.
    https://casetext.com/case/carone-ferdinand-v-central-intelligence-agency/

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